Corriere dello Spettacolo

IL fisarmonicista A. SPARAGNA e la cantante TOSCA festeggiano la nobiltà del lavoro con il diritto all’occupazione e alla sicurezza in ”Si canta maggio” con l’Orchestra Popolare Italiana.

 

All’Auditorium Sala Sinopoli di Roma

Pure quest’anno coloro che sono venuti a Roma per il ponte del 1° maggio hanno avuto l’opportunità di non perdere i due appuntamenti classici con cui la capitale rende onore alla dignità del lavoro nella festa di S. Giuseppe artigiano ed il concertone di S.GIOVANNI, presentato stavolta nel pomeriggio da Ambra Angiolini e dopo de Lo stato sociale, inappuntabile maestro di cerimonie è stato il bravo cantautore e ricercatore di musica folk e popolare Ambrogio Sparagna, che per la ricorrenza ha invitato il calabrese Nando Brusco che ha riscaldato la gremita sala, in una giornata uggiosa, piovosa e fresca d’inizio maggio, con le filastrocche, gli stornelli, gli aneddoti e le storie arcaiche nel Cosentino (Melissa, Belmonte ed Amantea) accompagnandosi ritmando con i tamburelli. Poi è toccato all’ospite ufficiale Tosca, che con il compagno M. Venturiello dirige l’Officine Culturali) ricordare come la chiamata di SPARAGNA l’abbia fatta rientrare nel suo alveo canoro e ricordare a lui che era stata formata dalla docente delle medie ed i seguenti brani della tradizione operaia femminile in cui figurano eroine quali ”la povera Cecilia” e “donna lombarda” sommate alla dolce creatura vezzosa dell’usignolo: metafora delle dolci e verginali fanciulle, come” la capinera” di Verga. Con Sparagna ha duettato deliziosamente la bionda star romana, che ha ricordato come la giovane Fabia si sia presentata alla sua scuola portando un sentimentale motivo creato dal maestro, che lei con garbo e fine intonazione gli ha dedicato:”sogna fiorellino”.Viceversa più ironicamente e con gustoso manierismo R. Simeoli ha duettato con lui in “indovina che mangiò la sposa”.Non è mancato il coro popolare guidato da Annarita Colaianni, che ha con suggestiva melodia civile,tenero lirismo,cantato un bel pezzo,rievocando poi con il suo gruppo omogeneo di corenti, il famoso canto delle mondine”: Sur paron dalle belle brache bianche”, rammentando sfruttamenti e salari magri”. L’orchestra popolare era dimezzata per essere impegnata in un altro paese e precisamente a New York ed il maestro Sparagna ha dato appuntamento al 28/06 per una nuova edizione de ”Il ballo” nell’ambito della rassegna ”Summer Festival” in Cavea. Nel Foyer si sono ammirate due mostre sul modernismo Baltico e le sue popolazioni per i 100 anni dalla nascita della REPUBBLICA LITUANA con Fluxos delle arti di quel Paese.

Susanna Donatelli

Exit mobile version