Se è vero che esiste un diretto collegamento tra il passato e il presente, questo assioma si sposa perfettamente con l’installazione Ninfea del pioniere dell’arte cinetica Simone Lingua. A Bagno Vignoni infatti sarà possibile ammirarla fino al 24 giugno nella vasca della Piazza delle Sorgenti, dove l’autore rielabora a suo modo il soggetto di Claude Monet – per questo il rimando al passato -, di certo in modo originale, inconsueto, unico, trovando un modo nuovo per donare a queste ninfee un sapore allo stesso tempo poetico e contemporaneo. Come ci dice lo stesso nome arte cinetica, essa ha a che fare con il movimento, con i suoi lavori sembra infatti che Lingua ricerchi il moto non fuori delle sue opere, ma al suo interno, queste che attraverso i giochi di luce, i pieni e i vuoti – in questo caso anche grazie al movimento ondulatorio dell’acqua – divengono estremamente dinamiche, vive.
Si tratta di un percorso da non perdere e che l’artista ha organizzato insieme a Tiziana Tommei, curatrice di questa mostra, la quale vede come protagonista un artista di certo unico e che porta avanti una poetica decisamente particolare e coraggiosa, che pone insieme geometria, fisica e componente estetica.
Di Simone Lingua, si ricorda anche la mostra alla Galleria Idearte di Ferrara, ancora in corso.
Stefano Duranti Poccetti