Il 29 luglio 2018
Un leggero, divertente e frizzante spettacolo di pura genialità ed estroversione è andato in scena domenica sera al Parco del COLLE OPPIO per la rassegna “ALL’OMBRA DEL COLOSSEO” con il trio di LALLO CIRCOSTA, RICCARDO GRAZIOSI e CLAUDIA CAMPAGNOLA, che c’hanno mostrato liberamente con “showkezze” alcuni aspetti e segreti del mondo degli artisti. Talora, come in questo caso,mancano una trama ed un velo unitario vero e proprio per cui ci si affida all’inventiva ed alle doti dei protagonisti,che litigano per il ruolo chiave,con maggior presenza in palcoscenico, oppure sono costretti a sopportare la partecipazione d’una vivace attricetta perché codesta è la figlia del produttore, che finanzia il lavoro.Graziosi,costretto malvolentieri ad accettarla, cita a sproposito A. Cechov riguardo ad alcune facezie ed imita alcuni animali,come la giraffa,il gufo e la vacca, mentre poi congetturava alcune pantomine sulla frutta,rubando il proscenio a CIRCOSTA che tendeva ad essere il primo attore ed a dare spazio alla figlia del manager con la scansione,un po’ affettata e retorica,della lirica”piccole cose”. Nella seconda parte più organica hanno dominato le rivisitazioni sarcastiche d’alcuni personaggi famosi e pellicole del megaschermo, come: il rachitico Leopardi, che per una serie di concomitanti eventi doveva rinunciare alle sue poesie: l’infinito, il passero solitario, ed A Silvia, l’inventore del telefono Meucci e lo scienziato G. Galilei che avrebbe scoperto non che la terra gira intorno al sole,ma al sospirato monte di Venere femminile. Dal canto suo LA CAMPAGNOLA,impersonava una segretaria schizofrenica e paranoica che scattava furasticamente contro gli omofobi e presunti xenofobi, secondo quella strategia politica di caccia allo straniero,spesso immotivata e per cui il presidente Mattarella ha parlato indignato di riprovevole far west. Infine sempre lei ha impersonato una gola rauca e non profonda,similmente che nella pellicola omonima e poi ha concluso un lucroso affare commerciale.Insomma una quisquilie di battute estemporanee e brevi dialoghi per una platea non folta,che ha guadagnato una più fresca e verde oasi ambientale con il parco illuminato rispetto alla precedente ”location” calda e desolata con in più il rumore del traffico e degli aerei.Nella corrente settimana arriveranno DADO, M. Mattioli, fino ad Uccio De Santis domenica, dopo “il toro sedato” di R. Laganà sabato.
Susanna Donatelli