“7 anni”, un drammatico confronto alla ricerca di fortuna

Data:

Al Teatro Argot di Roma, fino al 23 dicembre 2018

L’individuo nella sua vita è teso a raggiungere la felicità sentimentale ed economica che, unitamente al benessere psico-fisico, gli assicurano agi e piacevoli avventure, beni personali e soddisfazioni gratificanti, che lo fanno sentire importante ed a tal fine è disposto a passare pragmaticamente su tutto. Il successo lo si desidera dai più a tutti i costi e s’è disposti ad allearsi con altri per ottenerlo, spesso con mezzi illeciti; da qui la corruzione, il malaffare e l’associazione a delinquere, che nei casi più gravi diventa di stampa mafioso. I due avventori d’origine argentina ci fanno riflettere su codesta tematica nel testo per teatro da camera ”7 anni” in cui 4 soci di un’azienda commerciale d’ingente fatturato si riuniscono nella sala del Consiglio d’amministrazione per trovare una soluzione al fatto che rischiano una severa condanna per evasione fiscale ed esportazione illegale di capitali, accertata dalla finanza. Toni aspri e duri con violente accuse reciproche piene di malevole insinuazioni e sospetti dovrebbero permettere d’addossare i reati ad uno solo di loro, disponibile a scontare i previsti 7 anni di carcere. Per mediare la situazione e non farla degenerare,dato che nessuno ci sta a questo gioco pesante destinato ad indicare la vittima predestinata con abili mosse dialettiche paragonate al sottile e scaltro gioco degli scacchi e non più ricreativo passatempo con il biliardino, viene scelto un arbitro e consulente finanziario,incarnato da un deciso linguaggio e spirito di comando di A. IANNONE. Ci s’insulta volgarmente, Carlo ricorda a Marcello, amministratore poco pratico, d’avergli salvato il matrimonio dopo un  adulterio e ci scappa una cruda rissa da bettola, mentre a VERONICA anima  femminile del direttorio sociale si dà atto di partecipare alle riunioni, nonostante i gravosi e continui obblighi manageriali del suo hotel.Chi sarà costretto a farsi gli anni di galera o si prospetterà un diverso sorprendente epilogo, che sarà tanto più gradito nella comune afflizione? Sinergico e ben misurato nei toni a seconda dei differenti momenti dialettici.Il quartetto formato,oltre a S. Iansiti, da G. Marchesi, M. Vado, il più tenacemente espressivo, P. DE MEJO il più giovane e fragile psicologicamente. La regia di profondo scavo psichico dei vizi e comportamenti dei personaggi è di F. Frangipane con la scena borghese di sala riunioni è stata creata da F. GHISU per realizzare nello spazio stretto la capitolazione da ”scacco matto” di uno di loro. Chi sarà e succederà la tragica fatalità?

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

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