Attrice e influencer, una vita fra palco e social. Sempre con i riflettori puntati addosso. Per Carlotta Sfolgori, essere al centro della scena è naturale. Quasi un’ossessione. Il teatro l’ha conquistata sin da giovanissima e la piattaforma di Instagram le ha dato la possibilità di raccontarsi e di esprimersi anche a sipario chiuso. Dalla sua, ha un grado di formazione che l’ha portata a lavorare con maestri del teatro italiano e una sana dose di infaticabile energia. Non è un caso che il suo curriculum, ad appena 26 anni, sia già lungo svariate pagine e comprenda traguardi che altre sognano appena. “Ho avuto modo di cimentarmi in alcuni video musicali, cortometraggi e spot ma soprattutto sono cresciuta nell’ambito teatrale, variando dalla commedia, al dramma, al giallo, al teatro dell’assurdo, al musical – racconta – ho sperimentato vari autori: dai fratelli De Filippo, a Oscar Wilde, ad Aghata Christie, a Shakespeare, a Beckett fino ai musical “Rocky Horror Picture Show” e “Footloose”. Insomma, tantissima carne al fuoco che le ha permesso di farsi conoscere nel settore, ma non solo. Attrice e co-fondatrice della Compagnia delle Origini, attualmente Carlotta sta prendendo parte a diversi corto-medio metraggi e continua a sperimentare nell’ambito Teatrale. L’ultimo spettacolo inedito, presso il Teatro Trastevere (Il Gioco di Natale, regia di Emiliano Morana) ha dato un ottimo riscontro e sarà uno dei progetti che porterà avanti nei prossimi mesi. Un successo tira l’altro, e Carlotta non ha nessuna intenzione di fermarsi…
Come inizia la vocazione per il teatro?
È una passione che si origina sin da quando ero bambina, prendendo parte a vari spettacoli amatoriali finché nel 2010, in seguito ad un seminario su Dante diretto da Paolo Pasquini, partecipo e vinco il primo premio al Festival Dantesco presso il teatro Ghione di Roma interpretando un estratto del V canto della Divina Commedia riadattandolo in chiave dark.
Un bivio decisivo per la tua carriera.
Così avvenne. Successivamente sono stata chiamata a prender parte alla trasmissione “Tutti a scuola” in diretta Rai 1 per reinterpretare lo stesso estratto presso i giardini del Quirinale in onore dei 150 anni dell’unità d’Italia davanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Mi sono diplomata nel 2016 presso l’Accademia di arte drammatica Teatro Senza Tempo.
Studiare è importante, un messaggio da lanciare alle giovani generazioni e a chi sogna di varcare la porta dello spettacolo.
Negli anni seguenti e fino ad oggi ho, anche, preso parte a diverse Masterclass e stage oltre la frequentazione dell’accademia, lavorando con esponenti del teatro italiano e non: Pietro De Silva, Mamadou Dioume, Antonio Nobili, Marco D’Aleo, Edy Angelillo, Cathy Marchand.
Il teatro è giunto dopo un importante percorso personale.
Ho fatto diversi lavori, variando dalla ristorazione al commerciale, prima di avvicinarmi effettivamente al mondo artistico. Succedeva sempre che, dopo aver imparato tutto di quel luogo o mestiere, dopo qualche mese, mi annoiavo e avevo la necessità di cambiare lavoro. Sono una persona che ha sempre bisogno di nuovi stimoli e l’arte: il teatro, è proprio questo, è non smettere mai di imparare e quindi non annoiarsi mai.
Carlotta Sfolgori “spicca” anche nel mondo social.
Come principale social uso molto Instagram. Inizialmente solo per gioco, ma avendo molto materiale di vari set fotografici ho cominciato a pubblicare sempre più spesso. Dopo diciamo un anno di “lavoro sul profilo”, sono cominciate ad arrivare le prime collaborazioni e attualmente continuano ad aumentare. Unendo Instagram e la Fotografia ho avuto la possibilità di posare per diversi Brand, tra cui AMEN Gioielli, SOUFEEL JEWELRY, MITA Cosmetics bio, HUMANA VINTAGE. Per quest’ultimo brand ho anche girato uno spot per l’apertura di un loro nuovo negozio. Scatto principalmente con l’ormai fotografo di fiducia Domenico Luciano, ma ovviamente lavoro sempre con nuovi fotografi.
Qual è diventato il tuo utilizzo di Instagram?
Soprattutto per lavoro, appunto perché conta molto l’immagine. Pubblico principalmente tutto quel che riguarda i vari set fotografici e le collaborazioni con i vari brand. Su Facebook, invece, pubblico maggiormente i vari eventi teatrali e cinematografici. Diciamo che tra i vari set e le pubblicazioni questo lavoro occupa del tempo, ma organizzandosi al meglio si riesce a non rubare tempo ad altri lavori.
Naturalmente, il tuo essere anche fotogenica ha aiutato in tal senso.
Anche la fotografia come con Instagram è nata per divertimento, poi però si è evoluta in contemporanea anche in lavoro. Nella fotografia vedo la possibilità di sperimentare un’altra tipologia di “recitazione”; l’immagine di quel momento rimane lì immortalata, perfetta, e questo aspetto mi ha sempre affascinato.
Cosa rappresenta per te la fotografia?
Sono sempre alla continua ricerca di nuove collaborazioni e sperimentazioni fotografiche, mi diverte e mi aiuta molto ad avere una maggiore consapevolezza dei miei punti di forza espressivi e fisici.
Nel quotidiano, chi è Carlotta Sfolgori?
Nel mio modo di vestire ho sicuramente un’influenza rock, derivata anche dal genere di musica che preferisco. Eppure, ho un armadio che varia dallo stile hippie, al rock, al metal, all’elegante. Qualsiasi stile io decida di indossare e lo decido giorno per giorno, occasione per occasione, probabilmente prevarrà il colore verde. Amo il verde e credo di avere almeno 12 diverse sfumature tra vestiti, gonne e magliette nel mio armadio!
Dove ti vedremo nel 2019?
Nei prossimi mesi, ho in progetto un cortometraggio e uno spettacolo: seguitemi sui social per tenervi aggiornati! E poi, a lungo termine, spero di continuare ad imparare e crescere sempre più, soprattutto per quanto riguarda il lato attoriale.
Luca Fina