Dal 4 al 14 aprile 2019 sul palcoscenico del Teatro degli Eroi approda la divertente ed inquietante storia “Ti amo da morire” .
“Ho deciso di scrivere questa commedia – afferma l’autore e regista – perché esasperato dalla spettacolarizzazione delle morti, dove i sospettati diventano delle celebrità, parenti e amici delle vittime si ritrovano quotidianamente su giornali o in Tv e l’effetto perverso della notorietà rischia di creare un corto circuito dove la visibilità personale fa passare in secondo piano il senso di giustizia e di dolore dinanzi alla morte di vittime innocenti.”
Una dogana. Tre donne sole, in estenuante attesa. Nessuno, in quel luogo desolato, ad alzare la sbarra per lasciarle passare al di là. L’arrivo di un doganiere, in apparente stato confusionale, non soddisferà nell’immediato le aspettative delle viaggiatrici. Il passaggio della frontiera si rivela sottoposto a regole rigide e complesse, legate strettamente al passato personale di chi si appresta ad uscire. Una sola delle tre donne, Lucrezia, custodisce gelosamente il segreto per cui sarà possibile che la sbarra della dogana si alzi. Lo sprovveduto doganiere è in realtà la leva centrale, sebbene inconsapevole, del misterioso meccanismo. Il ritrovamento di una lista di nomi, nel gabbiotto della dogana, aprirà uno spiraglio e costringerà la depositaria del segreto a rivelare l’arcano: ognuno dei viaggiatori in attesa è in realtà una celebre vittima di omicidio e potrà finalmente entrare nel mondo dell’eternità solo quando il proprio caso sarà risolto e il proprio omicida arrestato. Il doganiere si rivela essere sospeso in uno stato di coma, quindi alla frontiera fra la vita e la morte: sarà grazie a lui, in quanto tramite fra i due mondi, a doversi risolvere ogni singolo caso. Il numero dei viaggiatori bloccati continua nel frattempo ad aumentare. Le storie si intrecciano, nascono nuovi amori, finché il primo caso viene risolto dal doganiere-detective e la sbarra si alza. Ma la possibilità di varcare la soglia dell’eternità non è accolta con il previsto entusiasmo: non tutti, infatti, hanno interesse a che il proprio nome scompaia per sempre dalle prime pagine dei mass media…