“Ho avuto una storia con la donna delle pulizie”. Seduzione di una colf

Data:

Al Teatro delle Muse di Roma, fino a domenica 14 aprile 2019

Spesso i singoli vengono messi alla prova del cuore, smossi dall’inerzia dei sensi in cui si trovano, da colei che provvede a loro quanto alle faccende domestiche ed al decoro personale,specie se questa è una bella giovane oppure una brava massaia che sa come trattarli. Su questa verità sacrosanta punta il dito la frizzante e velenosa commedia di Nino Marino intitolata: ”Ho avuto una storia con la donna delle pulizie” in cui il protagonista è un mediocre scrittore figlio d’un ricco imprenditore del nord,padrone di una clinica privata che finanzia le cure,che si devono fornire ai malati terminali. Egli da tempo sta tentando di dare alle stampe un suo romanzo,mentre è ossessionato freneticamente dall’amore per Magalì che per il contrappasso dantesco al V canto dell’inferno non lo corrisponde sentimentalmente. Da Milano arriva il fratello minore che,considerata la situazione deficitaria,vorrebbe riportarlo nel capoluogo Ambrosiano. Per colmo di sventura capita in flagranza di discussione la balda cameriera d’estrazione popolare impersonata da una straripante Luciana Frazzetto che, ignorandone l’identità, si difende aspramente in una grottesca scenetta,temendo uno stupro. Intanto lo scrittore, che ha inviato il romanzo all’editore, riceve una gentile ma dura risposta negativa e cade in depressione non sapendo come sbarcare il lunario. Il fratello vorrebbe portarlo a Milano ed impiegarlo come portantino nella clinica privata paterna; sottile e fine a tal proposito la retorica persuasiva di ANTONIO Tallura, con la brava ed istrionica LUCIANA che, intanto, si è inserita nella vita intima dell’intellettuale, un simpatico e signorile Franco Oppini, facendosi rinvenire nel letto a due piazze per uno sfratto esecutivo per morosità, dato che non è una commerciante ambulante di frutta e verdura (come aveva detto di essere stata); ma è appena uscita dal carcere,avendo ucciso per sbaglio il marito colto in peccaminoso adulterio. Ella l’invita a non disperare perché insieme potranno fronteggiare la loro solitudine e riassaporare le gioie dell’esistenza, di cui lei sente estremo bisogno per un rigenerante calore umano.La domestica porta un manifesto osé favoloso che rappresenta la sua persona attraente e sexy per fattezze fisiche ed abbigliamento, che irretiscono il narratore scapolo e lo fanno cadere nella trappola del corteggiatore galante con tanto d’invito a cena ed idilliaco dopo. Il fratello di cui  è stato scoperto un disdicevole segreto è ripartito beffato dall’invadenza e subdola strategia sessuale del cervello fino femminile. IL REGISTA Massimo Milazzo con una talentuosa direzione che sfrutta al massimo dialoghi serrati ed ambigui, improvvisi colpi di scena, gags e battute, ottiene il massimo dalla ”sit-com” Lo spettacolo si protrae  fino a domenica 14 aprile.

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati

Il Tarvisiano ha ospitato la XIX edizione della rassegna enogastronomica Ein Prosit

La Valcanale è situata all’estremità nordorientale della penisola, al...

Emanuela Licciardelli, una regista fra horror, prospettive e un pizzico di moda

  Raccontare storie è il suo mestiere, costruire intrecci tutti...

La Signorina Felicita incontra Lorena Senestro

“La signorina Felicita ovvero la Felicità” debutta tra poco...