Corriere dello Spettacolo

I cromosomi umani ispirano un’opera d’arte – “Autobiography” di Wayne McGregor in scena a Trieste

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Sala Assicurazioni Generali, 10 aprile 2019

“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.” (Galileo Galilei, Il Saggiatore, Cap. VI)

Assistere ad “Autobiography”, il sorprendente balletto messo in scena dalla Company Wayne McGregor e allestito al Politeama Rossetti di Trieste, riporta immediatamente alla memoria una delle citazioni più famose dal pensiero di Galileo, perché qui il simbolo, matematico e fisico, erompe e satura con forza e potenza lo spazio del palcoscenico.

Giunge al pubblico in forma di dialogo dinamico, intessuto tra i movimenti dei dieci interpreti, in monologo o in coppia, terzetto o moltitudine, assieme o contrapposti, e la musica originale di Jlin che spazia da un chiaro debito alla classicità a esplorazioni ultracontemporanee.

Si inserisce nell’intensa drammaturgia di Uzma Hameed e l’incredibilmente fluida coreografia che Wayne McGregor ha costruito su un impianto semplice e geniale, capace di portare alle estreme conseguenze l’irripetibilità di qualsiasi spettacolo dal vivo: l’ordine degli interventi è stabilito da un algoritmo, creato da Nick Rotwhel, che ogni sera ne “estrae” alcuni scegliendo tra le numerose possibilità presenti nella struttura generale dell’opera.

Ciò rende partecipi tutti, spettatori e danzatori di un’unicità somma, il cui grande impatto è esaltato ulteriormente da una sorta di “improvvisazione controllata” sempre nuova, molto simile a quanto avviene nella musica jazz.

Le scene e le proiezioni di Ben Cullen Williams partecipano a tutto ciò mescolando forme geometriche essenziali, proposte sia in forma di strutture metalliche che di piani mobili, realizzati combinando con maestria l’uso del laser con una suggestiva “nebbia”.

Ogni cosa, anche i costumi in bianco e nero di Altor Throup, gioca con un mai statico equilibrio.

Ogni singolo gesto è dotato di un profondissimo significato rappresentativo, ottenuto esplorando l’infinito continuum tra innumerevoli opposti che combinandosi danno vita a infinite possibilità.

In bilico tra astratto e concreto, microcosmi e macrocosmi si incontrano per instaurare un discorso molteplice, dal quale uscire tutti più arricchiti.

Ciò che sembra casuale è risultato di un gioco di rapporti e di bilanciamenti finissimi, frutto di un “superiore” disegno che nega l’esclusione di alcuna possibilità, nobile contaminazione fra scienze e arti, fra innato e acquisito, fra tutti noi, esseri umani, irrimediabilmente legati, gli uni agli altri.

Com’è logico e giusto che sia.

Ecco allora che l’originaria ispirazione al DNA umano, costituito da 23 coppie di cromosomi (giova notare che di queste soltanto una determina il sesso), artefice dell’universale singolarità di ognuno di noi, non appare più come un’astratta idea costruita per voler essere originali a tutti i costi, ma piuttosto come la realizzazione di una concreta opera d’arte, realizzata con e attraverso ciò che è più difficile da conoscere e comprendere: l’essere umano.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Sala Assicurazioni Generali
10 aprile 2019
Company Wayne McGregor
Autobiography
drammaturgia Uzma Hameed
ideazione, direzione e coreografia Wayne McGregor
con i danzatori della Company Wayne McGregor
scene e proiezioni Ben Cullen Williams
algoritmo Nick Rothwel
design costumi Altor Throup
musica originale Jlin
musica in partnership con Unsound
un ringraziamento a A.T. Studio
design luci Lucy Carter
co-prodotto da Studio Wayne McGregor, Sadler’s Wells-Londra, Les Théàtres de la Ville de Luxembourg, Edinburgh International Festival, Festspielhaus St. Polten, Carolina Performing Arts at the University of North Carolina at Chapel Hill, Movimentos Festwochen der Autostadt in Wolfsburg
co-commissionato da West Kowloon Cultural District Hong Kong, Festival Diaghilev P.S. St. Petersbourg, Centro Cultural Vila Flor Guimarães, Seattle Theatre Group (per la musica), Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance, Londra
partner scientifici Wellcome Trust Sanger Institute, EMLB European Bioinformatics Institute, Connecting Science- Wellcome Genome Campus Public Engagement, Wellcome Genome Campus Society and Ethics Research, University Medical Centre Utrecht
Tour a cura di IMARTS International Music and Arts
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