Corriere dello Spettacolo

“Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore” al 53mo Festival di Borgio Verezzi.Intervista al protagonista Giorgio Lupano

Savona – Nel giro di pochi giorni al 53° Festival teatrale di Borgio Verezzi ci saranno due prime nazionali: “L’anima buona di Sezuan” di Bertolt Brecht, con Monica Guerritore anche regista e, con lei, Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Niccolò Giacalone, Vincenzo Gambino, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno (11-12-13 luglio) e “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore” di Helen Salfas, con Giorgio Lupano, Francesco Bonomo, Rocio Munoz Morales e Alarico Salaroli, regia di Ricard Reguant, adattamento di Reguant e Cata Munar, traduzione di Gianluca Ramazzotti (17 e 18 luglio). Fra i due appuntamenti, anche uno spettacolo non in prima nazionale: “La leggenda del pianista sull’Oceano”, da ‘Novecento’ di Alessandro Baricco, con Igor Chierici e l’Atlantic Jazz Band, regia di Luca Cicolella.
Ma l’evento in giallo ci ha incuriosito particolarmente per la sua peculiarità, tanto da intervistare Lupano, che si è diplomato nel 1993 alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi, apprezzato attore anche sul grande schermo e in tv. La pièce con cui ritorna a Verezzi ha avuto ampio successo in Spagna, e ricorda che Sir Athur Conan Doyle, creatore dell’investigatore col berretto, nel 1888 venne più volte chiamato a Scotland Yard per offrire intuizioni e congetture sull’identità del serial killer.

Signor Lupano, nell’estate 2015 lei fu a Verezzi con Rita Mazza per ‘Figli di un Dio minore’ di Medoff, che poi vinse il Premio Camera di Commercio. Un bel ricordo!
“’Figli di un Dio minore’, nato proprio a Borgio Verezzi, è sicuramente uno degli spettacoli del cuore per me: è stato l’occasione di conoscere un mondo, quello dei sordi, e di incontrare persone che sono state dei veri e propri esempi di capacità, profondità e bellezza. Un regalo che questo lavoro mi ha fatto”.

Qualche anticipazione su questo “Sherlock Holmes”?

“’Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo squartatore’ è un thriller con delle venature di ironia tipicamente inglese… è una commedia, ma è anche un viaggio dentro la psiche di due creature eccezionali: il più efferato omicida dell’800 ed il più celebre investigatore della letteratura anglosassone… chi catturerà chi?”.

Teatro, cinema e televisione: dove si sente più a casa?

“Il nostro lavoro, il lavoro dell’attore, consiste nel raccontare una storia che qualcuno ha scritto a qualcun altro che ha voglia di ascoltarla. Possiamo cambiare la forma del nostro racconto, ma la sostanza rimane quella”.

In che modo e quando è scoccata la scintilla che l’ha portata alla recitazione come professione?

“Non parlerei di scintilla: andavo spesso a teatro da “piccolo”, ogni volta che potevo… ad un certo punto ho capito che da pubblico sarei voluto diventare parte attiva dello spettacolo ed ho preso in considerazione l’idea di frequentare un’Accademia… è cominciato tutto da lì”.

Se, per magia, si ritrovasse per una settimana al comando del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali…

“Ricoprire ruoli del genere, specialmente in una categoria di lavoratori così anomala, richiede competenza, preparazione e abilità: non mi ci vedo alla guida del Ministero, neanche per pochi giorni. Ma di istanze da portare avanti ce ne sarebbero parecchie…”.

Info sul Festival: www.festivalverezzi.it, 019 610167, via mail: biglietteria@comuneborgioverezzi.it (nelle foto, la locandina dello spettacolo e uno scatto di Luigi Cerati a Lupano e al regista Marco Mattolini felici dopo il premio ‘Camera di Commercio Riviere di Liguria’)

Laura Sergi

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