Gli sbalzi di temperatura di questa pazza estate mietono vittime, e stavolta a farne le spese è stato il vostro cronista dall’Anfiteatro Estate Albano, colpito da un malefico virus che mi ha tenuto lontano dalla manifestazione per ben quattro serate, dall’1 al 4 agosto. Date che hanno visto (ho comunque le mie fonti) il grandissimo successo di Neri Marcorè e la sua band (con circa 1000 biglietti venduti) in “Le mie canzoni altrui” il 1° agosto, e soprattutto il trionfo di Lillo & Greg il 2 agosto che, accompagnati sul palco da due presenze storiche per loro, quali Vania Della Bidia e Attilio Di Giovanni, hanno ottenuto un soldout che ha offerto un colpo d’occhio meraviglioso, con oltre 1300 presenze nell’arena. Un’energia che è riuscita a fermare i timori causati da un forte acquazzone abbattutosi pochi minuti prima dell’inizio del loro esilarante show “The best of”. Tutto è bene quel che finisce bene. Teo Mammucari, il 3 agosto, ha presentato il suo “Più bella cosa non c’è”, che in stagione sarà al Teatro Olimpico di Roma. La sera dopo, il 4 agosto, è arrivata l’eleganza della Compagnia Italiana di Operette con la celeberrima “La vedova allegra” di Franz Leahr, riscuotendo grande consenso nel pubblico che, voglio ricordarlo, ha sempre apprezzato l’opera lirica all’Anfiteatro, quest’anno grande assente per la prima volta. Ricominciamo dal lunedì.
LUNEDI’ 5 AGOSTO – “Se devi dire una bugia dilla grossa”, di Ray Cooney. Con Paola Quattrini, Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Nini Salerno, Marco Cavallaro, Paola Barale, Aurora Cancian, Lorenza Giacometti, Alessandro D’Ambrosio. Adattamento di Iaia Fiastri. Regia di Luigi Russo.
Secondo appuntamento con la prosa e con una delle commedie più celebri e divertenti di Ray Cooney, che debuttò in Italia nel 1986 per la regia di Pietro Garinei e con un cast dove a spiccare erano Johnny Dorelli, Riccardo Garrone, Gloria Guida e la stessa Paola Quattrini, splendida signora del teatro.
In effetti questa all’Anfiteatro è stata una sorta di prova generale con pubblico. Tante le cose da perfezionare, tanti gli inconvenienti tecnici accaduti che, se da un lato hanno allungato esageratamente i tempi della pièce, dall’altro sono stati ulteriore spunto per la bravura degli attori in scena, che hanno giocato abilmente col pubblico, portandolo dalla propria parte durante i momenti di difficoltà. La commedia, una volta ben rodata, tornerà ad essere quel che è sempre stata, un grande successo, una macchina comica straordinaria. Il pubblico, qui sempre molto caloroso verso gli artisti, ha apprezzato nonostante l’ora tarda. Ben vengano commedie e cast come questo, in una kermesse che ha visto grandi interpreti e grandi testi. Un patrimonio da conservare nel tempo.
MARTEDI’ 6 E MERCOLEDI’ 7 AGOSTO – “Genesis Live Anthology”, Estro in concerto e “Echoes in Time – A Pink Floyd experience” Soundeclipse in concerto.
Due belle serate con altrettante Tribute Band molto note nell’ambiente musicale romano e non solo. Una novità in questa ottava edizione di Anfiteatro Estate.
Nota a margine: si abbia rispetto di chi la mattina lavora. Possibile che non si debba mai iniziare in orario? Dopo la mezzanotte diverse persone se ne sono andate mentre il concerto continuava. Perché iniziare alle 22 quando quest’anno l’orario di inizio è stato posticipato alle 21,30? Organizzatori, battete un colpo.
GIOVEDI’ 8 AGOSTO – “Cattivissimo Max” con Max Giusti e la sua band.
Max Giusti era già venuto in passato all’Anfiteatro di Albano, ma quella di stasera è tutta un’altra storia rispetto alla prima volta. Cattivissimo Max è stata un’autentica rivelazione.
VENERDI’ 9 AGOSTO – Orchestraccia in concerto.
Nella stagione precedente, il celebre gruppo romano era stato sfortunato, costretto ad interrompere il concerto a causa della pioggia battente. Quest’anno chiude l’ottava edizione della manifestazione con un bagno di folla festante.
GIUDIZIO: L’Orchestraccia è un fenomeno di costume, più che musicale. Seguiti da eserciti di spettatori che accorrono da ogni dove, trascinati da un mix di ritmi sincopati, frenetici, da rivisitazioni di canzoni romane celebri, poesie, accattivanti brani di nuova produzione, latori di un certo tipo di romanità. L’arena dell’Anfiteatro, in questa ultima serata, offre un colpo d’occhio impressionante. Conidi, Angeletti e Caputo imperversano sul palco e il loro folk-rock trascina giovani e meno giovani fino al finale, un autentico delirio di folla che si riversa sotto il palco nell’ultimo abbraccio tra pubblico e artisti di questa ottava edizione di Anfiteatro Estate. Una chiusura entusiasmante.
Un grande grazie, personale e a nome del Corriere dello Spettacolo, va all’organizzazione di Anfiteatro Estate, all’ufficio stampa Global SrL, alla direzione AB Management, a Chiara De Vitalini, all’accoglienza squisita dello staff Drin Service, ai fotografi di scena Elena Lanfaloni e Patrizio Paganucci.
Paolo Leone