Corriere dello Spettacolo

“Artificial horizon”. Jazz ironico e di qualità

È uscito il nuovo album dei Taxi Wars “Artificial horizon”, un disco composito da dieci tracce (per esteso: “Drop shot”, “Sharp practise”, “Artificial horizon”, “The glare”, “Irritated love”, “Infinity cove”, “Safety in numbers”, “Different or not”, “They’ll tell you you’ve changeg” e “On day three”), dove lo stile jazz diventa opportuno per creare canzoni dallo spirito fresco e ironico, con percussioni ritmiche e un sound che sta tra il swing e il pop. Accanto a brani allegri e dal rapido fraseggio, ne troviamo anche altri più distesi e melanconici, quali potrebbero essere per esempio “Irritaded love” o “On day three”, che chiude la raccolta.

“Artificial horizon” è sicuramente un album tematico, in cui tutti gli elementi corrispondono a una determinata essenza musicale, tanto è vero che alcune canzoni sono create come entrassero in una profonda simbiosi tra di loro, proponendo una profonda simmetria artistica e stilistica.
Questo nuovo prodotto dei Taxi Wars è sicuramente attraente, adatto agli amanti del jazz, ma anche a tutti coloro a cui piace ascoltare una musica più distesa, che non per questo perde di qualità.

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