Notice: A non well formed numeric value encountered in /web/htdocs/www.corrieredellospettacolo.net/home/wp-content/plugins/td-social-counter/shortcode/td_block_social_counter.php on line 1176

Maternità ”single” con paternità surrogata e famiglia allargata nella brillante commedia psico-sessuale ”A che servono gli uomini”

Data:

Al Teatro Quirino di Roma, fino al 6 gennaio 2020

IL desiderio naturale delle donne, come si sa, è quello di realizzare la funzione per cui sono venute al mondo, ossia la maternità secondo il comando divino oppure la teoria della selezione della specie a livello Darwiniano. Naturalmente ci sono delle problematiche ed ostacoli nel compimento di tale progetto: le prime sono di ordine fisiologico e sanitario, allorché subentrano delle patologie degli organi riproduttivi, le seconde riguardano l’inclinazioni sessuali spesso verso lo stesso genere e le terze infine la voglia d’indipendenza ed emancipazione totale dai maschi, visti come grassi, arroganti e non intelligenti come loro. Proprio su questa terza tipologia femminile s’accentra l’attenzione della commediografa IAIA FIASTRI nel lavoro: ”A che servono gli uomini” in cui immagina che la bella Teodolinda, chiamata affettuosamente Teo dagli amici ed incarnata dalla bella, vispa ed intrigante, fascinosa Nancy Brilli nei panni di una fotografa di successo con l’unica insoddisfazione di non aver avuto un erede, si serva del medico Gianni, inquilino attiguo alla sua casa,che pratica l’inseminazione artificiale in una banca del seme per infiltrarsi e rubare una provetta subdolamente. Logica vuole che non s’accontenti di questo, ma nell’analisi sociale ed investigativa condotta dall’autrice, gradisca sapere chi è il donatore e minacci il professionista con il pretesto che una delle offerte volontarie è stata anche la sua. Di chi è la fiala 866? Si riesce a sapere il nome del titolare: OSVALDO un concessionario d’automobili con lussuoso autosalone che non ne vuole sapere, cosicché sta per denunciarla, facendo correre rischi pure al medico che studia terapia musicale per facilitare la produzione casearia delle mucche. Per scongiurare i possibili effetti penali della sua scelta, come quella d’una famosa cantante senese, TEO ricorre ad un abile stratagemma, mentre l’eventuale mamma di Osvaldo  si stupisce di codeste pratiche artificiali, introdotte in Italia da un famoso e discusso ginecologo romano,inconcepibili ai suoi tempi, secondo il sorpreso candore tecnologico della brava F.MARI. Chiaro che la società non è ancora tutta pronta a tali innovazioni,tuttavia sentimentalmente tutti si sentono coinvolti nell’allevamento pedagogico del nascituro, che sarà un ulteriore motivo di sconvolgimento per tutti. Perché?…

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati

Marcella Bella: il ritorno con “Etnea”

  Scrivere, parlare di canzoni e di musica per me...

ALESSANDRA GAUDIANO, LA FOTOGRAFIA COME RIVINCITA

Essere sotto i riflettori non la spaventa, anzi le...

Massimo Triolo ci parla di Leonard Cohen e Bruce Springsteen

Il nostro amico e collaboratore Massimo Triolo ci parla...