Mentre tutti sono in casa in cerca di nuovi passatempi e riscoprendo al contempo anche il piacere della lettura, c’è chi un libro lo ha completato “sfruttando” il periodo della quarantena. Come sempre, Gloria Giacosa si è dimostrata un passo davanti a tutti. D’altronde, con in tasca una laurea in Comunicazione e Strategia della marca e del consumatore, lei sa alla perfezione cosa piace e cosa desidera la gente. Fare bersaglio, nel suo caso, è stato sin troppo facile. Così, nel giro di un mese, ha messo insieme un libro che promette – al tempo stesso – di far ridere, di far arrossire qualcuno e di diventare un volume nel quale parecchi italiani potrebbero rispecchiarsi e persino ritrovarsi. Insomma, pagine destinate a diventare un cult nel mondo dei social ma non solo. Ma il libro sarà anche la dimostrazione che si può essere belle, sexy e con la testa. Una sintesi perfetta per Gloria che – 38 anni, consulente per una multinazionale – nel corso degli anni ha saputo conquistare il mondo della fotografia, il mondo della tv e l’ambiente dei social dove è un’autentica star con decine di migliaia di followers. Ma tutto, quando ruota attorno a lei, pare realizzato con precisione certosina. Un sito impeccabile e una nuova scommessa all’orizzonte: stupire con le parole, prima ancora che col corpo.
Gloria, da dove nasce l’idea di scrivere un libro?
L’idea è nata per caso, esattamente come con i calendari. Nel corso dei mesi ho pubblicato sui social alcune foto di screenshot di messaggi che ricevevo… e molte persone mi hanno chiesto di pubblicare un libro. Era un’idea che avevo da tempo, ma non avevo il tempo! Con il Coronavirus il tempo è arrivato. Ho ripescato tutti gli screenshot, un lavoro lungo che ha richiesto giorni e notti. Ma alla fine… ora ci siamo! Allegherò alcuni miei scatti e sarà acquistabile da tutti.
Ma non è finita qui…
Il ricavato verrà devoluto alla Protezione civile italiana, mi sembrava il minimo che potessi fare. E poi penso che chi, come me, è molto seguita sui social debba veicolare messaggi positivi anche associati alla beneficienza. Ho un ampio seguito e questo sicuramente incide nella capacità di influenzare le persone. Tutto questo “potere” va gestito a fin di bene.
Torniamo alla scrittura…
Esatto! Scrivere mi piace, è un modo di esprimere me stessa, esattamente come lo è la fotografia. A volte utilizziamo la scrittura per esprimere dei sentimenti che facciamo fatica ad esprimere a parole. In questo la scrittura mi ha dato tanto. Lo confesso: il mio sogno era di scrivere un libro, sono contenta di averlo fatto in un momento cosi delicato per il nostro paese e di poter dare una mano, seppur nel mio piccolo.
Gloria Giacosa è conosciuta, come abbiamo detto, nel mondo dei social.
Sì, e in quel contesto mi piace dare l’immagine di una donna sexy, solare e sensibile, che ama la vita. In alcuni scatti so di essere erotica e un po’ spregiudicata, ma non mi ritengo volgare. Sono un po’ ribelle. Apprezzo la sensualità, non sopporto il provincialismo e l’ipocrisia, perché spesso chi mi giudica è la stessa persona che mi contatta in privato sui social.
E allora riavvolgiamo il nastro: quando nasce questo rapporto con la fotografia?
È iniziata con un viaggio in Kenya, all’interno del quale ho conosciuto un fotografo famoso che era in Africa per un servizio a Manuela Arcuri. Lui decise di farmi delle foto in un momento libero, io accettai. Al mio ritorno postai le foto sui social e i fotografi cominciarono a contattarmi.
Da allora è stata un’autentica esplosione.
Dopo i calendari per beneficenza sono diventata discretamente famosa, questo mi ha portato a entrare nel mondo dello spettacolo, non solo in veste da modella, ma anche come inviata e presentatrice. Mentre a livello professionale sono cresciuta, io mi sento sempre una ragazza semplice.
Eppure, dalla fotografia sei decollata verso i mass media…
A livello fotografica mi ha aiutata molto un professionista di Genova (Antoine Van Brusch ) dal quale sono andata le prime volte per imparare a posare come fotomodella di formazione; poi, nel mondo dello spettacolo, le mie esperienze principali sono state i calendari per beneficenza, il ruolo di inviata per “Zona 11.pm.” di Raisport1, la collaborazione con Le Iene durante il Festival di Sanremo del 2017, un’ospitata a RTL con Pio e Amedeo. Ho anche avuto la fortuna e l’onore di ricoprire il ruolo di presentatrice per un programma denominato “Il salotto degli imprenditori” trasmesso su alcune reti locali e in streaming. La conduzione del programma mi piaceva perché mi dava la possibilità di intervistare gli imprenditori sulla loro azienda, quindi la mia laurea in marketing mi veniva utile perché potevo unire la mia vena “commerciale” a quella più “artistica”.
Com’è il mondo dello spettacolo… visto da dentro?
Il mondo dello spettacolo viene spesso criticato, per la sua superficialità, per i compromessi ai quali le donne dovrebbero scendere per fare carriera. Per quel che riguarda questi due aspetti, non lo ritengo cosi tanto diverso da altri posti di lavoro, caratterizzati da compromessi continui e mancanza di solidarietà femminile. Di sicuro è più divertente e dinamico di altri lavori. L’aspetto più negativo, per una donna, è quello legato all’invecchiamento, che spesso è inversamente proporzionale al successo di una soubrette o modella. Mentre altri lavori possono garantire una maggiore “stabilità” e “sicurezza” nel tempo, nel mondo dello spettacolo il rischio delle donne è di conquistare una professionalità negli anni, ma di venire rimpiazzate da ragazze più giovani.
Il tuo aspetto estetico, tuttavia, rimane un tuo biglietto da visita vincente.
Sono esibizionista solo sui social. Recito un ruolo, nella vita di tutti i giorni non amo tantissimo attirare l’attenzione e sono spesso vestita di nero. Sono una ragazza assolutamente normale, credetemi. Sono una ragazza molto generosa, non amo le ingiustizie, sono molto combattiva determinata e grintosa, un mio difetto è la sensibilità, che se eccessiva può essere considerata un difetto. Mi piace moltissimo viaggiare, sono i soldi meglio spesi. Amo i cani, i bambini e desidero una famiglia.
E se guardi al futuro…
Vorrei una famiglia, è l’unica cosa che vorrei. E fare ancora qualche viaggio in giro per il mondo… Coronavirus permettendo. Spero di continuare a fare la consulente per questa multinazionale con la quale sto lavorando attualmente con cui mi trovo molto bene. A livello professionale mi sento realizzatissima. E, naturalmente, spero che leggiate il mio libro…
Luca Fina