Corriere dello Spettacolo

SOFIA FONTANA. La forza della timidezza

Scarsa autostima, parecchia timidezza (almeno all’apparenza), una buona dose di umiltà che può portarla molto lontano. Sofia Fontana non è come tutte le altre ragazze che per vari motivi si sono avvicinati al mondo della fotografia. I riflettori le piacciono ma qualche volta la mettono persino in imbarazzo, vestirsi provocante non fa parte del suo dna a meno che il contesto non lo richieda in modo particolare, essere sui social rimane un modo per dialogare con amici più che per esporre la propria immagine. A riprova di questo, con 21 anni portati magnificamente,  frequenta l’università di Bologna nell’indirizzo che la porterà a diventare Educatore nei servizi per l’infanzia. Insomma, una ragazza come moltissime altre, acqua e sapone, semplice e naturale. Eppure, anche per lei, qualcosa di magico è scattato quando ha incontrato la prima reflex che l’ha immortalato. Scatti bellissimi che si mescolano a quelli più tradizionali che contraddistinguono la sua persona e di conseguenza anche il suo mondo virtuale. Eppure, Sofia ha tantissime carte da giocarsi. Una gentilezza fuori dal comune, una semplicità che crea empatia e un fisico che non passa inosservato. Le bastano un pantaloncino e un top per catture sguardi e attenzione.

Quando inizia questa tua avventura nel mondo della fotografia?

A metà 2019 mi hanno contattato dei fotografi per degli shooting. Io ero molto indecisa perchè non mi ci vedevo molto in questo mondo, quindi non sapevo se accettare o meno, ma alla fine ho colto l’occasione.

E da allora si sono aperte parecchie porte…

Ad ora sto ricevendo varie proposte per altri shooting, ma direi che questa esperienza mi ha aiutata molto per la mia crescita personale. Di base io sono una persona molto insicura e a tratti timida, grazie a questo percorso sto incominciando a credere di più in me stessa.

Cosa ti ha dato questo rapporto con la macchina fotografica?

La fotografia sta diventando sia passione che un lavoro. In questo momento sto ancora scoprendo cosa mi sta dando la fotografia, ma di sicuro so che aiuta questa mia insicurezza che possiedo, donandoti tante bellissime emozioni e tante possibilità di conoscere persone e anche se stessi, oltre che di imparare cose nuove.

Eppure, se sul set sei un trionfo di sensualità, nel quotidiano…

Sono molto semplice, acqua e sapone: mi trucco poco o a volte per niente, mi vesto molto sportiva. Solo quelle poche volte che esco alla sera mi vesto in modo un po’ appariscente, ma non esageratamente. Non ne sento il bisogno di vestirmi in modo provocante, perché penso che alla fine per fare colpo ci vuole altro.

Non solo corpo, ma anche testa…

Proprio così: a me dicono spesso che ho fascino: nel modo in cui guardo le persone e per come mi comporto. A onor del vero,  io non penso di fare chissà cosa, sono solo me stessa. Penso che per attirare l’attenzione non si debba scadere nella volgarità, tutt’altro.

Su quali armi punti per conquistare l’attenzione?

Secondo me i miei pregi principali sono la gentilezza e la spontaneità. A livello fisico penso che sia il mio sguardo. Invece per quanto riguarda i difetti: sono molto testarda, ma anche molto ingenua e fisicamente non ho un buon rapporto con il mo corpo.

Un elemento, quest’ultimo, che stai  lentamente superando.

Ho partecipato nel mese di febbraio ad un concorso “Venere d’Italia” e ho fatto una sfilata per un negozio. Mettersi in gioco è stato… interessante! Mi piace abbastanza stare al centro dell’attenzione, forse per via della mia poca autostima che mi porta ad avere spesso bisogno di conferme da parte degli altri. Poi però succede che… allo stesso tempo un po’ mi vergogno.

Al tempo stesso, ci sono altri momenti in cui ti metti in gioco…

I miei hobby sono la danza: attualmente pratico danza acrobatica e heels. Ho dovuto lasciare un po’ questa passione a causa del lavoro e dell’università, però prima facevo anche danza moderna.

Inoltre recito in una compagnia di teatro da 10 anni, ho sempre amato recitare. La cosa bella è la possibilità di trasformarsi in un’altra persona, vivere una storia non tua, ma di esserne così tanto immerso che in quel momento ti senti realmente te stesso. Penso che sia davvero difficile descrivere a parole cosa si prova quando stai su un palco: bisognerebbe provarlo, sono emozioni uniche.

Al tempo stesso, di te qualcosa si può scoprire seguendoti sui tuoi profili social…

Diciamo che sono abbastanza social. Io principalmente uso Facebook e Instagram, strumenti che mi permettono di trasmettere ciò che sono io, nel bene o nel male.

Dove ti immagini in futuro?

In realtà ancora non lo so cosa succederà tra 10 anni, mi vivo la vita giorno per giorno, godendomi quel momento senza pensare troppo al futuro, provando a cogliere tutte le occasioni che ho a disposizione…

Luca Fina

 

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