Il senso del bello ce l’ha nel sangue, ereditato dalle origini che l’hanno vista nascere e crescere ad Ascoli Piceno, “stupenda città d’arte, per cui quando cresci in una città piena di chiese medievali, di borghi, di piazze e di monumenti di quel livello, non puoi non apprezzare l’estetica delle cose”. Sabrina Trasatti, splendida 50enne, si occupa ormai a pieno titolo della bellezza e del benessere delle donne che non vogliono arrendersi all’età anagrafica e desiderano ancora mettere al primo posto il fascino del sentirsi appagate, affascinanti e felici. Una splendida personal trainer che dall’alto della sua esperienza è in grado di insegnare non solo esercizi e posture, ma anche classe ed eleganza.
Tutto parte da lontano…
Ho studiato lingue e letterature straniere, con l’idea di “volare” per il mondo ma a 25 anni sono diventata mamma e le prospettive sono cambiate. Ero e sono grande appassionata di danza, ho iniziato ad incuriosirmi alla nuova attività ginnica chiamata “aerobica” che negli anni 80 proponeva Jane Fonda. Di donne sul multipower o sulla leg press se ne vedevano veramente poche in quegli anni…
Al contrario tu hai iniziato a entrare in palestra e non ci sei mai uscita!
Mi allenavo in sala pesi ed iniziavo a porre molta attenzione alla cura del corpo anche con l’alimentazione. Avendo attitudine, voglia di imparare sempre cose nuove, carisma e passione, è stato facilissimo diventare trainer e nel corso degli anni ho imparato e poi insegnato quasi tutte le attività che il mercato del fitness ha proposto.
Ti piace la moda?
Sì, ne sono una grande appassionata, seguo con estremo interesse le nuove collezioni che gli stilisti propongono e ho anche un certo occhio per ciò che maggiormente andrà di moda, per i nuovi brand che avranno successo. Insomma… avrei potuto lavorare in questo campo e, anche se è andata diversamente, una scuola per style consultant la farò sicuramente!
Il tuo obiettivo infatti rimane il benessere a 360 gradi…
È mia ambizione aiutare le mie clienti a ritrovare la forma fisica e contemporaneamente saperla valorizzare con l’abbigliamento adeguato. Per ora mi limito a consigliare l’outfit giusto alle amiche che si fidano di me. Il mio gusto è giovanile, di tendenza, direi a volte audace ma mai volgare.
Eppure, cattura lo sguardo al primo istante.
Mi piace esaltare la mia femminilità e la moda attuale è perfetta perché è un revival degli anni ‘80-90, anni in cui gli stilisti riproducevano con le loro collezioni la felicità del boom economico, la voglia e la facilità di poter fare ogni cosa, la possibilità di creare, di lavorare e di vivere una vita spensierata e in ascesa.
Insomma, hai visto da vicino il boom delle case di moda italiane.
Il successo di brand come Versace, Armani, Krizia, Kenzo, Gucci, Iceberg, Blumarine, Fiorucci e successivamente Prada, era rappresentativo anche del successo personale di chi indossava i loro capi, da qui si capisce il grande interesse che aveva il logo, tornato imperante anche ora. Questo ritorno alla moda festosa, colorata, a volte sfacciata di quegli anni d’oro, è quasi a voler dare un aiuto psicologico a questi 10 anni di crisi economica, come a voler incoraggiare la gente ad essere positiva e a rimboccarsi le maniche per ricominciare da capo.
Abbiamo parlato della tua immagine. E a livello di carattere come ti descrivi?
Caratterialmente sono molto vivace, intuitiva, con un bisogno perenne di rinnovamento, con voglia di fare, di andare; sento la vita che scorre e che sfugge ma io cerco di vivermela al meglio e di allontanare la vecchiaia più possibile. Mi sento giovane e voglio vedermi giovane ancora per molto e ci lavoro da sempre su questo e i frutti ci sono.
Cosa fa la differenza?
Mangio in maniera sana, scelgo cibi bio, evito come la peste il cibo spazzatura, non lascio che il vizio curi le mie tante fragilità emotive, e infatti non fumo né bevo. Sentirmi in forma e far sentire in forma chi segue il mio lavoro, mi ripaga di tutto e vivo felice così. Mio nonno diceva “quant’è brutta la vecchiaia“ e io gli credo e cerco di aggirarla come posso.
Anche sui social in tante prendono ispirazione da te.
Sui social sono me stessa: nessuna finzione, non esalto nessun aspetto di me, né mi nascondo dietro a pensieri che non sono miei, perché di base odio la finzione e non amo alzare troppo le aspettative. È ovvio che se posto una foto, scelgo la migliore e magari mi tolgo con il filtro anche le occhiaie. Ho tante sfaccettature ma non una doppia faccia, ma in verità sono buona e generosa, sempre dalla parte dei deboli e degli esseri indifesi, sempre paladina della giustizia, anche a costo di rimetterci in prima persona. Ah, dimenticavo: nell’era dei social, amo la poesia e nella mia intimità spesso scrivo dei pensieri…
Luca Fina