Dopo i Sex Pistols ci sono gli Iron Maiden e i Police. I Sex Pistols in pratica hanno fatto un solo disco e costruito un mondo e una storia eterna e immortale. Ma qui si deve parlare degli Iron Maiden.
Gli Iron sono degli anni ottanta, 1980 il primo disco, esattamente quarant’anni fa. Sono contemporanei a gente tipo i Motorhead. Escono un po’ in sordina, ma la storia sarà dalla loro. In qualche misura le loro vicende ricalcano un po’ quelle dei Pink Floyd e dei Deep Purple. La loro formazione originale cambierà cioè molto in fretta. Paul di Anno è allora il primo cantante. Con Paul di Anno faranno due dischi. Ma al terzo disco a cantare ci sarà Bruce Dickinson. Il terzo disco sarà anche l’ultimo del primo batterista, Clive Burr. Dal quarto in avanti ci sarà Nico McBrian.
Questa dunque la formazione classica:
Steve Harris al basso, Bruce Dickinson alla voce, McBrian batterista, e Dave Murray e Adrian Smith alle chitarre (nel primo c’è Dennis Stratton al posto di Smith).
Di per sè i primi quattro dischi degli Iron Maiden costituiscono un universo a parte. E nel 2005 rendono omaggio a questo filotto incomparabile di emozioni musicali. Infatti gli Iron organizzano proprio nel 2005 un tour celebrativo con una scaletta di brani incentrata sui loro primi quattro lavori.
I primi quattro lavori degli Iron Maiden sono in ordine: Iron Maiden, Killers, The Number Of The Beast e Peace Of Mind.
Seguiranno Powerslave, Somewhere In Time, Seventh Son Of A Seventh Son – qui lascia Smith – e No Prayer For The Dying, il primo con Janis Jerk alla chitarra. Qui il successo è mondiale. In dieci anni gli Iron Maiden sono sul tetto del mondo. Ad arrivare ai giorni nostri mancano trent’anni di storia. Sarà la storia di un successo solo consolidato.
Sul palco oggi gli Iron muovono tre chitarre come nessuno. Uno spettacolo che rasenta la perfezione per chi doveva solo inserirsi nel solco dei Judas Priest. E il genere Heavy Metal non è più per brutti, sporchi e cattivi.
Il primo disco degli Iron Maiden è una cannonata al di là del successo planetario del gruppo con Bruce Dickinson.
C’è infine da dire che complessivamente quasi tutte le canzoni per quarant’anni sono state scritte da Steve Harris. Il successo quindi di Metallica, Guns N’ Roses e perchè no, anche dei Nirvana, sono una diretta conseguenza.
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