Corriere dello Spettacolo

TRA MITO E FUTURO: L’ECCELLENTE PROVA DI GIORGINA PI E BLUEMOTION IN TIRESIAS A SANTARCANGELO 2020

Giorgina Pi e Bluemotion non smettono mai di stupirci: Tiresias, lo spettacolo presentato a Santarcangelo Festival 2020 è ancora una volta la prova della straordinaria capacità della regista romana e di Bluemotion di fare teatro. Se poi ci aggiungi la superba interpretazione di Gabriele Portoghese (non a caso, miglior attore giovane 2019) e il meraviglioso sfondo del Parco Baden-Powell di Santarcangelo allora il risultato non può essere che vincente.
Su un progetto di Bluemotion, tratto da Hold your own della rapper londinese Kate Tempest, Tiresias è la storia contemporanea – o meglio futuristica – del mito dell’indovino Tiresia: la storia si rifà ad una delle tre versioni di Apollodoro che raccontano il mito della cecità di Tiresia, reso cieco appunto dall’ira di Era e fatto dono della veggenza da Zeus.
Tiresia infatti ha vissuto più vite in una: è stato prima uomo, poi donna, poi di nuovo uomo ed è l’unica persona capace di sciogliere il dubbio che attanaglia la coppia divina Zeus/Era: chi prova più piacere? L’uomo o la donna? La risposta di Tiresia darà origine alla sua cecità che però diventa anche un potere, lo rende un tramite tra l’umano e il divino.
In un lungo racconto che alterna momenti di parlato a attimi musicali durante i quali Gabriele Portoghese è ora Tiresia ragazzino, ora Tiresia donna, ora musicista, ora cantante, ripercorriamo tutta la storia dell’indovino, fino alla sua terribile condanna/salvezza.
Una regia, quella di Giorgina Pi, che premia molto gli elementi scenici, pochi, essenziali, ma funzionali alla storia: una scrivania, due microfoni a simboleggiare i diversi personaggi cui l’attore dà voce, una chitarra elettrica. Anche le luci di Andrea Gallo, complice la suggestiva location, rendono il tutto più armonico.
Quaranta minuti in cui lo spettatore, complice – ripetiamo – la bravura di Gabriele Portoghese, non distoglie lo sguardo né l’attenzione dal racconto, impreziosito anche da alcune voci fuori campo, una sorta di filo rosso della storia.
Nonostante la storia millenaria del mito, quello di Tiresia è ancora oggi attuale, abbiamo oggi più che mai bisogno di qualcuno che ci indichi la via, la strada da percorrere: “Tiresia vienici a parlare…stavolta ti ascolteremo”, chiede Kate Tempest.

Francesco Pace

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