“La Sirena”. Luca Zingaretti legge Giuseppe Tomasi di Lampedusa

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Le stelle si specchiano nel mare che dorme e lo spirito di chi è coricato riverso fra i lentischi si perde nel vortice del cielo

In scena 29 agosto alle ore 20,30 al Teatro Romano di Spoleto per “Spoleto Festival dei 2 mondi”

La sirena è un racconto metaforico. Un mutamento, arricchito da sorgenti mitologiche, una consacrazione solo per pochi, riservata ad una piccola percentuale di uomini. La Sirena è una specie di rito iniziatico per una ristretta cerchia culturale. L’interprete principale del racconto è Rosario La Ciura, un anziano dotto in lettere classiche che nei suoi ricordi annovera un rapporto con una mitica creatura del mare avvenuta nel momento in cui si stava preparando ad affrontare un impegnativo studio per il conseguimento di una pregiata cattedra universitaria. Ed ora la sintesi: negli anni giovanili, per affrontare gli esami ed applicarsi con tranquillità il Nostro accetta la proposta di trasferirsi a casa di un amico, una località marina in Sicilia che si affaccia sul Mar Jonio. E proprio lì come fosse una creatura evocata dai suoi studi classici: dalle onde compare la Sirena Lighea. La dolce creatura provocante e senza freni inibitori mostra al giovane tutta la sua immortale bellezza tanto da sedurlo e congiungersi carnalmente con lui, comune mortale, come fosse un rito propiziatorio, un amore destinato a non essere mai dimenticato, ma per sempre taciuto. Il racconto rimasto per lungo tempo nel cuore del protagonista viene finalmente alla luce nelle confidenze che Rosario La Ciura ormai canuto e piegato dagli anni fa a Torino ad un giovane giornalista siciliano trasferitosi nella città della Mole per lavoro. L’incontro tra i due avviene dentro un caffè dove il giovane cronista era solito trascorrere le serate isolandosi perché deluso dalla sua vita sentimentale. Ed è in questo locale che il vecchio senatore e l’articolista suo conterraneo fanno amicizia. Il vecchio confiderà proprio al giovane redattore del suo incontro molti anni prima con la mitica sirena come fosse il suo ultimo testamento intellettuale. Sebbene l’Opera di maggior prestigio di Giuseppe Tomasi di Lampedusa sia Il Gattopardo, non si può dimenticare questa perla che è Lighea. Pubblicato nel 1961 per i tipi di Feltrinelli. Di questo affascinante racconto colpiscono le eleganti scelte semantiche che intervallano tra il perfetto italiano e le inflessioni dialettali. Il racconto è ambientato nella autunnale Torino, ma nelle pagine si vivono i momenti della calda Sicilia, una visione che mai non abbandona le pagine lessicalmente perfette. Lo spettacolo La Sirena è accordato dalle musiche del Maestro Germano Mazzocchetti. Luca Zingaretti oltre ad essere il protagonista è anche regista e curatore drammaturgico dello spettacolo. L’attore accompagna il pubblico attento attraverso un percorso magico fatto di sensualità e spiritualità. Un viaggio che trasporta lo spettatore attraverso i profumi di una Sicilia rimasta nel cuore di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e di Luca Zingaretti che ne è magistralmente la voce.

Giuliano Angeletti

La Sirena
dal racconto Lighea
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
drammaturgia Luca Zingaretti
musiche Germano Mazzocchetti
eseguite dal vivo da Fabio Ceccarelli
produzione Zocotoco S.r.l.

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