“Stranieri”. Ognuno di noi è straniero di sé stesso”

Data:

In scena l’11 settembre 2020 al Piccolo Teatro – Teatro Grassi di Milano

In “Stranieri” la trama del compianto Antonio Tarantino segue la dinamica attuale che vede la paura del diverso visto attraverso gli occhi di un anziano barricato in casa in preda alle sue fobie. Nonostante il continuo replicare di queste tematiche l’autore riesce a creare un testo singolare e pregno di commozione. La costruzione drammaturgica è composta da dinamiche battute che offrono sapienti slanci emotivi. Le dotte architetture sceniche esaltano lo stato d’animo e i continui cambi d’umore che portano il pubblico dentro l’anima malata di un uomo minato nel fisico e nella mente vivendo appieno le sue paure. La trama: un uomo vive barricato nella propria solitudine, in una casa che più di una abitazione sembra un fortino. Una porta lo divide dal mondo e dai sui ricordi che sono un limite invalicabile. La sua è una lotta estrema contro il disuguale e chiunque voglia scalfire le sue credenze e la sua emarginazione. Lui (Francesco Biscione) una laurea con tesi su Heidegger, un lavoro da venditore alle spalle, ed ora anziano e solo. Un figlio (Gianluca Merolli) e una moglie (Paola Sambo) che ha sacrificato la sua esistenza per il bene della famiglia: entrambi sono morti. La vita di quest’uomo ormai alla fine dei suoi giorni, scorre ossessiva, il suo presente è fatto di angoscia. Un giorno alla sua porta bussano due persone. Forse qualcuno vuole entrare nella sua vita, e modificare le sue abitudini? Chi saranno? Forse venditori, ladri, non si sa? L’uomo è giovane, la donna è attempata ed incanutita. L’anziano non apre, anzi inveisce e minaccia ma i due sono pazienti ed aspettano perché entrambi sanno che il vecchio prima o poi aprirà. E se la porta non si aprirà i due sanno che saranno le pareti della casa a sciogliersi cancellando così ogni barriera tra la realtà e l’irrazionalità. La coppia che attende senza fretta sono in effetti due strani stranieri. Sono sua moglie e suo figlio ora esuli perché appartengono al regno dei morti. Entrambi sono tornati nel mondo dei vivi per prendere il loro congiunto per accompagnarlo nel tetro mondo del non ritorno.
Il Regista Gianluca Merolli parla cosi del suo spettacolo:
“Il ruolo di questo padre, a cui basterebbe un alito di vento per cadere a terra, è quello d’inveire e sbraitare per far rumore, per non ascoltare il silenzio aberrante che lo sta inghiottendo. Quel silenzio ch’è nero come l’oscurità, in cui ci è più facile riconoscere l’altro come nemico, estraneo, piuttosto che come nostro caro, un pezzo di cuore, se non addirittura specchio di noi stessi “.
Ottima la direzione di Gianluca Merolli che nella duplice veste di regista e attore, magnifica la forza attoriale di Paola Sambo e Francesco Biscione che calcano la scena esaltando la drammaturgia di Antonio Tarantino, una importante voce della cultura italiana.

Giuliano Angeletti

 

Stranieri
Produzione:
Andrea Schiavo, Teatro di Arsoli
Regia:
Gianluca Merolli
Autore:
Antonio Tarantino
Protagonista:
Francesco Biscione, Paola Sambo, Gianluca Merolli
Durata:
90 minuti
Numero atti:
1
Anno di produzione:
2019

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