CI DIAMO: IL NUOVO SINGOLO DI PAGANO

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Oggi incontro e intervisto il giovane Jacopo Pagano (Genova, classe 1990), conosciuto solo con il nome Pagano. Egli ha ereditato l’amore per la musica dai suoi genitori. Infatti in casa pianoforte, chitarre e buoni dischi non sono mai mancati. Nel 2008 fonda insieme ad amici i Wrong Side, band genovese che dopo molte vicissitudini si scioglie nel 2018, lasciando alle spalle un album: PUNKALYPSO, un mix di Caraibi e underground britannico. Conclusa l’esperienza con i Wrong Side, intraprende il suo nuovo progetto solista, questa volta iniziando a scrivere in italiano.  Nel mese di marzo di quest’anno lancia il suo primo singolo dal titolo “Vestiti bene”. Ma conosciamo questo artista, che ci parla anche di “Ci diamo”, ovvero il suo ultimo e secondo singolo, dall’esperienza e progetto solista.

Ciao Jacopo, bentrovato, ti faccio i miei complimenti per le tue canzoni. Dicevo che hai ereditato l’amore per la musica dai tuoi genitori. La domanda che ti voglio fare è: SEI FIGLIO DI ARTISTI?

No! Non proprio, più che altro i miei genitori sono grandi ascoltatori e mio papà suona un po’ di strumenti in modalità autodidatta. Ecco, la musica in casa mia si suona in questo senso.

“CI DIAMO” È IL TUO NUOVO SINGOLO, MI RACCONTI DI “CI DIAMO”, COME NASCE?

Nasce dalla necessità di scrivere, che ho sempre in quei momenti in cui sento la volontà di scrivere su ciò che mi circonda, quello che vivo e di rifletterci. Insomma, “Ci diamo” è nata dal momento che stiamo passando e vivendo.

Ricordiamo che tu sei autore del testo di “Ci diamo” (come anche dell’altro singolo “Vestiti bene”) e hai curato la musica insieme a Gabriele Pallanca, che tra l’altro lo ha prodotto. Il Mix e la masterizzazione sono stati affidati a Mattia Cominotto.

Ho detto prima che hai iniziato questo tuo progetto da solista, scrivendo in italiano. Prima di scrivere nella nostra madre lingua, scrivevi in inglese. QUANTO È CRESCIUTO ARTISTICAMENTE PARLANDO JACOPO PAGANO?

Questo non spetta a me dirlo. Diciamo che nello scrivere in italiano le cose cambiano molto rispetto all’inglese. Mi impegno, mi ci applico di più nella scrittura, per trovare un senso a quello che scrivo, anche perché in inglese si fa più attenzione alla melodia piuttosto che al testo. In questo senso scrivere in inglese è più facile rispetto all’italiano.

COSA TI DICONO LE PERSONE CHE TI ASCOLTANO?

Ho ricevuto tanti giudizi positivi. Tra l’altro, anche da parte di persone che non conoscevo. Persone che si sono avvicinate e che mi seguono. Vede che ognuno legge nei miei brani anche cose personali. Tutto questo mi fa molto piacere.

HAI IN PROGETTO DI FARE ANCHE UN EP O UN ALBUM?

Diciamo che al momento l’idea c’è di farlo.

Giuseppe Sanfilippo

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