“A dodici anni dipingevo come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino.” È la celebre frase di Pablo Picasso, che calza a pennello anche per l’Artista siciliano Gianfranco Sessa, che nell’arco della sua vita è andato per limatura e per non per aumento, fino a trovare una sintesi che gli permette di creare lavori dall’intensa forza poetica. Si tratta di opere, perlopiù in legno, legate all’Arte Povera e che tematicamente hanno a che vedere con il mare e con le imbarcazioni.
Attraverso oggetti di recupero, legni di relitti, elementi trovati per caso, Sessa crea pesci e navi, inseriti all’interno di sfondi marini. Limando, Sessa ha ritrovato il suo Fanciullino, che gli permette di plasmare pittosculture che uniscono artigianato e Arte. Del primo rintracciamo l’abilità manuale dell’Autore, della seconda troviamo invece la capacità di accostare gli elementi in modo armonioso ed equilibrato, nonché il talento coloristico. Il risultato è decisamente poetico, tant’è vero che potrei definire queste opere proprio con il termine “Poesie pittoriche”.
Stefano Duranti Poccetti





