Tommaso Urselli si occupa in particolare di teatro, ma è uscito quest’anno con la sua prima raccolta poetica Oggi ti sono passato vicino, pubblicata da Ensemble Edizioni di Roma. In questo volume di novantotto pagine l’Autore ci mostra la sua poetica, contraddistinta da liriche brevi e incisive, attraverso la creazione d’immagini evocative. “Sono poesie che dietro una brevità quasi da haiku nascondono invece abissi di angoscia e visionarietà occidentale.”, ha scritto di lui il poeta Giuseppe Conte. In effetti questi brani vivono spesso di quella malinconia messa in evidenza dallo scrittore.
I morti, onde del mare
bianca spuma che a lungo ha viaggiato
e a casa ritorna,
alla madre infinita.
I morti è una delle liriche che fa parte della silloge, dove la spiritualità si unisce alla natura. In questo caso divengono fiotti cullati dalle acque, presi da un viaggio che li ricondurrà verso quella “madre infinita”, che potrebbe essere vista come l’eternità dell’Aldilà.
Lo stile di Urselli è asciutto e pulito, con una scrittura che rinuncia ai sofistichismi linguistici, a favore di una linearità in grado di plasmare immagini visionarie e potenti.
La terra il mare le foreste
le città le piazze le basiliche
le strade gli edifici gli altopiani
le tempeste le attese i battiti
i movimenti delle cellule le
preposizioni semplici
il sole, il sole
In Appunti di volo la narrazione lascia il posto alle sole immagini, che appaiono come schizzi pittorici qua e là, allo stesso tempo riassumendo bene ciò che si potrebbe vedere dal cielo, prospettiva che si fa metafora del percorso dell’esistenza, in cui tra le tante difficoltà, alla fine, emerge sempre quella speranza, quel “sole” (IL sole), quella luce che non dobbiamo mai perdere di vista, da qualunque parte osserviamo l’universo.
Stefano Duranti Poccetti