I Tristema, noti al pubblico underground per aver spaziato dal doom – rock degli Anathema, abbracciando le sonorità dell’Alan Parsons Project, e dei Police, fino ad approdare alle sponde del repertorio elettronico e prog-rock, sono una formazione musicale cilentana che ha pubblicato il 14 dicembre 2020 il suo ultimo album autoprodotto dal titolo “Pandora”.
“Pillole Di Felicità” è il primo singolo dell’album rappresentato da un’introduzione che si caratterizza per un arpeggio del sintetizzatore seguito da intermezzi in cui la sezione ritmica (batteria e basso), inacidita da un riff distorto della chitarra elettrica, consente di far acquisire centralità alla voce di Candido Di Sevo. Di particolare pregio la coda armonica finale, che proietta l’ascoltatore in una dimensione sonora figlia della tradizione psichedelica dei Tool, sublimata nell’assolo della chitarra elettrica.
“Caos Perfetto” è un brano dall’introduzione acustica morbida e resa melanconica dai dialoghi tra la voce e le tastiere. Il ritornello è imbevuto di riferimenti al pop – rock degli anni 2000 e caratterizzato da linee melodiche e ritmiche in crescendo al punto tale da fungere da preludio al bridge, addolcito dall’accompagnamento del pianoforte, che conduce in un limbo sonoro nel quale l’accompagnamento in 4/4 e l’assolo, con accordi eseguiti in sequenza dalle due chitarre elettriche, incattiviscono insieme agli altri elementi (batteria, basso e voce) il brano portandolo rapidamente, alla conclusione.
“Lividi” è una canzone in cui l’ossatura della cifra stilistica è rappresentata da frequenti richiami ai primi Queens of The Stone Age nell’introduzione ed ai migliori Prozac + degli anni ’90. Le sinergie tra la voce principale e la controvoce, contenute nel bridge, consentono di inasprire l’inciso finale, con uno stacco di batteria e delle chiusure degli altri membri della band degni della migliore scuola rock italiana.
L’introduzione dolce di “Ogni Goccia Che Cadrà”, ricorda il Giovanni Allevi dell’album “Composizioni – 2003”, mentre le strofe ed il ritornello sono il risultato della perfetta fusione tra il Franco Battiato introspettivo e melanconico e le ultime evoluzioni del pop – rock. L’inciso finale riconduce l’ascoltatore, sul piano melodico ed armonico, agli arrangiamenti dell’inizio del percorso discografico del gruppo, con un riff di pianoforte, che ricorda gli Evanescence di “Fallen”(2003).
“A(mare)” è il frutto della fusione tra gli Opeth dell’album “Damnation” (2003), come testimoniato dalle influenze nella struttura ritmica, e i Marlene Kunts privati dei Sonic Youth e catapultati nelle ballate psichedeliche degli Anathema di “Judgement” (1999).
“Tristema” è un fiume di immaginazione sonora nel quale le introduzioni dei Foo Fighters di “In Your Honor – 2005” e di “Echoes, Silence, Patience & Grace
– 2007” confluiscono nei prorompenti ritornelli dei Pain of Salvation di “The Perfect Element, Pt. I – 2000”. Nel ponte armonico, che anticipa l’inciso finale, emergono, con rara eleganza, i cromatismi della chitarra elettrica mentre la timbrica scelta per il riff delle tastiere, contenuta al termine dell’inciso stesso, riporta alla memoria gli esordi dei Linkin Park. Questo brano, indubbiamente, racchiude le influenze artistiche essenziali per comprendere il codice stilistico del gruppo e che sicuramente, vuole rappresentare un tributo naturale alle formazioni musicali più amate dalla band cilentana.
Brano dall’ampio respiro internazionale è “Le Prospettive” in cui la matrice embrionale r’n’r dell’album di esordio (Come ti Vorrei – 2010) e le sperimentazioni del secondo album (Dove Tutto è Possibile – 2012 ) trovano una forte maturità espressiva nella concatenazione di accordi della chitarra elettrica di supporto al coinvolgente tessuto ritmico del brano. La scelta di rendere il ponte armonico un elegante affresco colorato da un perfetto connubio tra chitarra acustica ed elettrica, tastiere, efficaci linee di percussioni non invadenti, ma presenti, sottolinea la notevole crescita nella gestione dell’impianto vocale da parte di Candido Di Sevo. Questi elementi hanno contribuito a determinare una condizione di equilibrio compositivo cristallizzato nella chiusura, con delle quartine eseguite durante l’inciso finale, della chitarra elettrica traboccante di distorsioni.
“Si Selfie Chi Può” è un brano caratterizzato dall’incontro tra la più recente forma espressiva del r’n’r (Alter Bridge e Nickelback), gli stilemi sintetici dei Faithless, che dialogano con Bat For Lashes ed i richiami acustici alla produzione artistica di Vicente Amigo, sul piano degli abbellimenti della chitarra.
“Fenice” è una canzone, saldamente, incardinata in un riuscito gioco di contrasti tra le sonorità acustiche dell’introduzione e quelle elettriche distorte nel ritornello e nell’inciso finale, in cui spicca per padronanza tecnica e stilistica l’assolo della chitarra elettrica influenzato dal rock – fusion di Andy Timmons.
“Il Super ErROrE” è figlio dell’interazione tra le introduzioni potenti e melanconiche dei Nickelback, ed i ritornelli dei nostrani Africa Unite. L’inciso finale, chiuso con la voce e la struttura ritmica in crescendo, è completato da un riff del sintetizzatore.
“Sopra Ogni Limite” si basa su silenziosi dialoghi tra il pianoforte e la voce, che riportano alla memoria dell’ascoltatore il repertorio di Riccardo Cocciante nell’introduzione e la presenza di richiami ai Pain of Salvation, soprattutto in riferimento all’energia ritmica del ritornello e dell’inciso finale.
“Littel Liv Tugheder – (Jugoslav Dentz)” è la bonus track che conclude quest’opera artistica, con delle intuizioni stilistiche sorprendenti in cui Pino Daniele ed i Tower of Power danno vita ad un’unica matrice sonora, che accenna, in modo lieve e divertente, a ritmiche swing. Il brigde eredita tutta la forza sonora devastante dei Dream Theater di “Metropolis , Pt. 2 – Scenes From a Memory (1999) e che funge da preludio al finale corale della componente strumentale nella quale è incardinata una linea vocale intrisa delle composizioni dei Manhattan Transfer.
In definitiva, un’ottima opera di scrittura musicale che mostra la continua crescita artistica del gruppo e lascia intravedere fin da ora sviluppi sempre più interessanti per il futuro.
L’album è disponibile su Spotify, buon ascolto!!!!!!
Andrea De Luca