“Acoustica”, come vuole l’etimologia, è tutto ciò che ha a che fare con l’ascolto del suono, anzi con l’intenzione e la volontà di sentire. È theatrum: l’estensione, l’espansione, l’ellisse che racchiude l’evento sonoro e il suo intorno. Ed è onda che accoglie la vibrazione emessa da ogni corpo, sia esso animato o inanimato. È ciò che sentiamo con il nostro udito, ma è anche la dimensione ultrasonica che non riusciamo a percepire. Ed è eco, riflesso e perfino medicamento (quando diventiamo sordi, insensibili e ottusi).”
Lo scrive Rodolfo Montuoro, parlando del suo album “Acoustica, Codex Metastasio Post Box”, dedicato al grande poeta e librettista italiano, proprio perché in questo disco si celebra l’unione tra poesia e musica, con i dieci brani (dal “Codex” numero uno fino al decimo) in cui la chitarra di Montuoro e la sua lirica voce si sposano con canzoni popolari e poesie di varie autori, come Ottiero Ottieri, Gianfranco Contini e Dante Alighieri, del quale quest’anno si celebrano i settecento anni dalla morte. Rodolfo Montuoro si occupa nel suo lavoro dell’adattamento poetico, cantando le canzoni, accompagnandosi con la chitarra. La parte elettronica invece (keys & drones) è affidata a Maurizio Marsico. Da non sottovalutare anche il lavoro di Francesco Marangon, che ha curato la copertina, che si presenta con immagini classicheggianti e con eleganti caratteri, facendo sembrare questo disco, che non può essere collocato in un genere preciso, un cd di musica colta. All’interno si trova anche la partecipazione della soprano Anna Zoroberto, che nel “Codex 10” ci fa assaporare la sua bellissima voce.
“Acoustica”, che uscirà il 26 marzo 2021, è un disco molto personale, dove l’artista Rodolfo Montuoro rende a suo modo un omaggio al grande Metastasio e alla tradizione della poesia e in musica e della canzone popolare, che l’autore riesce a elaborare in modo interessante e originale.