I PIANETI E LO ZODIACO

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Immaginiamo di essere in un tempo e luogo agli albori dell’uomo, se pur difficile pensarlo, ammettiamolo almeno per quel tanto che si possa proseguire nello scrivere l’articolo! Se così fosse, si presume che quella persona si sentisse alquanto spaesato trovandosi in quella zona in un “silenzio inaudito”, ancor più alzando gli occhi al cielo, vide quell’immensa volta celeste dal manto blu intenso che avvolgeva innumerevoli diamanti incastonati nel firmamento. Nell’antica Greca, assumevano un particolare significato, i pianeti come Amore e Tenerezza (Venere), Energia e Aggressività (Marte) e, ancora via discorrendo, oppure grazie alle stelle sapersi orientare in mare aperto. In ogni cultura, si racconta di miti e leggende legate ai pianeti, ogni narrazione espressa ha quel giusto peso da renderle tutte simpatiche. Due persone s’interessarono all’insieme delle stelle, Eudosso e Arato. Altri seguirono l’esempio ma completezza definitiva si deve invece a Tolomeo con la valutazione di 48 costellazioni. Si presume invece che l’astronomo più importante fosse stato Ipparco di Nicea con il suo Almagesto, poiché racchiude informazioni particolari, costituendo una polemica tuttora ancora aperta. Col passare del tempo, nell’antica Babilonia (XVI – XII sec. a.C.) iniziò anche a tracciare i propri territori mettendoli in evidenza con delle pietre (Kudurru), in lingua accadica significa “frontiera” incidendovi sopra anatemi per chi non avesse rispettato i confini. Antichi disegni pittografici di costellazioni, mostrano come Sumeri e Babilonesi vedessero il cielo circa 3200 anni prima di Cristo in cui appaiono soggetti non proprio simili a quelli che conosciamo. Ogni popolo, nella sua situazione cercò di concepire la sfera celeste descrivendola e interpretando la figura “trascritta dalle stelle”. In Mesopotamia ad esempio, la dividevano in due fasi, identificando la “tradizione divina” nelle figure del cielo e quella rurale come calendario per i contadini. Ritrovati di tale affermazione furono descritti su tavolette, questo primo catalogo stellare iniziava con la prima luna nuova più vicino all’equinozio di primavera, dividendo l’anno in dodici o tredici cicli di lunazione a differenza del nostro che si basa con il ciclo annuale del sole. Tra le meraviglie ritrovate, quella più complessa con certezza, è rappresentata dal popolo cinese, nella sua completezza analizza i segni in dettaglio dei mesi, i giorni e ore, tutti legati a ognuno dei dodici segni zodiacali, unendoli ai cinque elementi dell’universo: Fuoco, Terra, Metallo, Acqua e Legno. Non solo, essendo avanzati nella medicina, conducendo una tecnica antica, estranea al mondo occidentale, utilizzavano piccoli aghi (agopuntura) inserendoli in precisi punti del corpo, curando o attenuare malanni. Per loro la procedura era semplice e consisteva di dividere la figura umana (uomo/donna) in meridiani, a ciascuno di questi era abbinato un organo del corpo, proseguendo, si completava con le stagioni, i colori e gli alimenti. Grazie agli studi antichi basate su queste nozioni pervenute che abbiamo potuto proseguire nella scala evolutiva del sapere, ma come sempre vi lasciamo con una singolare informazione a riguardo dellp zodiaco. Sapevate che origine vi era un tredicesimo segno zodiacale chiamato Ophiucus, il Serpentario? Con sommo dispiacere per le persone nate nel periodo tra il 30 novembre e il 17 dicembre, poiché questo segno nel tempo… si perse per strada, forse la colpa è da cercare a causa del nuovo calendario. L’International Astromical Union ha ufficialmente mappato e riconosciuto ottantotto costellazioni con confini ufficiali di cui 18 sono costellazioni boreali, quelle equatoriali 34 (emisfero nord) e 36 le australi.

Daniele Giordano

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