“Vacanze romane”

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“Vacanze romane” il classico cinematografico degli anni ’50 interpretato dal tenebroso Gregory Peck e dalla bellissima Audrey Hepburn nella città eterna rivive a teatro in un musical di successo diretto da Luigi Russo. Il regista si identifica nella frase di Armando Trovajoli “te presento Roma mia” con queste parole manifesta il suo eterno amore verso la città come luogo identitario e culturale e lo tramanda come indispensabile linfa in ogni allusiva battuta. La trama: La vicenda racconta la storia del viaggio diplomatico a Roma della principessa Anna. La giovane donna ormai sfinita dalle severe formalità dei suoi obblighi reali, decide di prendersi qualche ora di libertà per godersi con tranquillità i quartieri più caratteristici capitolini. Tra quei vicoli Anna (Serena Autieri) incontra un reporter e giornalista Gianni Velani (Attilio Fontana). Tra i due giovani nasce a poco a poco prima una complicità, dopo una simpatia che permetterà ai due di pienamente evadere da tutti i ruoli prestabiliti. Infine scoppierà l’amore, ma sarà una passione senza futuro perché i vicoli sociali sono barriere insormontabili. Ma per tutti e due sarà una giornata indimenticabile, tutta libertà e spensieratezza. Le scene si trasformano in simbolici incanti. Il Colosseo, Castel Sant’Angelo, Fontana di Trevi. Tutti i più classici monumenti Romani sono protagonisti del musical tanto da essere una bellezza dentro la grande bellezza. I due giovani continuano il simbolico giro a bordo della classica Vespa sempre presente in scena. Vespa guidata da Gianni che canta alla sua bella immortalando l’alchimia del momento. Gianni canta alla sua bella ed elegantissima principessa: “Spalanca gli occhi e guarda, Roma mia è un sogno”.  Le coreografie sono frutto della creatività di Bill Goodson che nel suo curriculum annovera le feconde collaborazioni negli spettacoli di Michael Jackson. Le scenografie che ci riportano nella Roma prodiga e sognante del dopoguerra sono invece di Gianni Quaranta. I costumi di Silvia Frattolillo magnificano il cast per la loro lucentezza. La versione nostrana di Cole Porter è curata da Vincenzo Incenzo.  L’adattamento delle canzoni originali è di Jaja Fiastri. Ottima la direzione di Luigi Russo che riesce a trasportare il pubblico in una Roma propositiva ed incantata. Sublimi nella loro interpretazione, la fantastica Serena Autieri e il brillante Attilio Fontana. Senza dimenticare l’apporto determinante delle venti ballerine. La raggiante prova di Laura Di Mauro che dà il meglio di sé, e la straordinaria ed inossidabile Fioretta Mari. Uno spettacolo sicuramente da non perdere.

Giuliano Angeletti

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