Savona. Martedì 20 luglio Paolo Conticini (nella foto) ritorna al 55° Festival teatrale di Borgio Verezzi con “La prima volta”, spettacolo scritto a quattro mani assieme al regista Luigi Russo. “Ritorna” perché non sarà la “prima volta” che calcherà le scene di piazzetta Sant’Agostino: lo scorso anno, infatti, era stato uno dei protagonisti di “Parlami d’amore Mariù”, al fianco di Rocio Muñoz Morales e Alessandra Ferrara.
Una prima nazionale che vedrà l’artista leggere, cantare e raccontare di se stesso e della sua vita artistica, con la tappa importante del suo incontro con Christian De Sica, amico da trent’anni e con il quale ha recitato in molti film. Tra le voci registrate che si ascolteranno, non solo De Sica ma anche Veronica Pivetti (con cui è al fianco in “Provaci ancora prof”), e poi Luca Ward (coprotagonista in musical come “The Full Monty”).
Nell’attesa, il pensiero va a “Ti ricordi di me?” di Sam Bobrick, che ha visto sul palco Caterina Costantini, Nicola Pistoia, Dino Spinella e Carla Ferraro. Un testo surreale e simpatico, dove ci si addentra nelle fantasie anche erotiche dei personaggi, scoperchiando quella che in apparenza parrebbe una famiglia felice. Che poi tanto felice non è, se Camilla/Costantini addirittura vede entrare in casa (vestito di bianco come un fantasma) Stefano/Spinella, il suo ex amore dei tempi dell’università.
Il regista Pistoia, che firma anche l’adattamento del testo in italiano, è il marito Andrea che ovviamente non vede l’uomo, e si preoccupa della salute mentale della moglie. Farebbe bene a
riflettere invece su quello che lei gli dice: che ha sacrificato aspirazioni e speranze legandosi a lui, un uomo pieno di impegni, assorbito dal lavoro, che tornava a casa anche alle tre, alle quattro di notte, mentre lei vedeva la sua immagine sfiorire.
Molto più sbrigativamente, Andrea passa al contrattacco: assume Ferraro, attrice anche nel testo, perché finga di essere la sua amante al fine di scatenare la gelosia della moglie. Un buco nell’acqua.
Ma ecco che Stefano, del tutto casualmente, farà davvero il suo ingresso in quella casa, non più vestito di bianco, concreto e reale, come concreto e reale è il pugno che riceverà da Andrea.
Quello che succederà nel finale, non ve lo raccontiamo, così non vi priviamo di un po’ di suspense.
Le scene di Francesco Montanaro sono semplici: un divano, un tavolo con sedie, un buffet e pareti disegnate; durante la pièce, per dare il là alle musiche di Eugenio Tassitano, si dialoga con Alexa, “felicemente single”.
Una pièce costruita per mettere in luce i due coniugi, e Costantini si conferma brava interprete, di squisita prontezza comica, come quando deve rimproverare platealmente al regista un lapsus, e inserisce la battuta come fosse in copione. Però, a Verezzi, chi emerge è soprattutto Pistoia e con lui la spumeggiante Ferraro.
L’attore e regista non si scompone mai: disinvolto e leggiadro, persino interrompe la recitazione perché nel cambio d’abito ha sganciato il microfono. Qua e là racconta brevi freddure, balla come un ragazzino e sembra davvero patirci quando gli si danno 6-7-8 anni in più. Ferraro interpreta un’artista napoletana “scadente” e un po’ sguaiata, che di giorno fa la cameriera, e quella sera è stata assunta per fare “il gufo”, pardon, “la civetta”. Con cattiveria, colpisce il malcapitato “cornuto in pectore” aumentandogli un anno al secondo e gioisce, perché sa di non aver fallito. La sua parte è quella di una giovane che deve “arraffare” il più possibile, quindi uscirà di scena ammaliata da quell’uomo che le offrirà una cena e… chissà, visto che ha l’intenzione (e le possibilità!) di acquistare una ricca villa con vista sul lago.
Dopo “La prima volta” con Conticini, piazzetta Sant’Agostino si aprirà al ricordo di Paolo Villaggio, venerdì 23 e sabato 24 luglio, quando Anna Mazzamauro debutterà con il suo “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi”. L’accompagnerà Sasà Calabrese, alla chitarra e al pianoforte.
Info: www.festivalverezzi.it, biglietteria@comuneborgioverezzi.it, 019.610167. Inizio degli spettacoli alle ore 21.30 (ma si chiede di arrivare in largo anticipo per evitare affollamenti; la mascherina dovrà essere indossata sino all’inizio dello spettacolo).
Laura Sergi