Esce venerdì 3 settembre 2021 il terzo singolo degli Amore Psiche dal titolo “Mostrati Fiera“, un nuovo capitolo del progetto nato a Milano nel 2018 come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza. Questo brano è il capitolo definitivo che ci separa dalla pubblicazione del disco di debutto “Scoprire“, in uscita il 24 settembre. Accogliere la solitudine diventa qui un invito sensuale, per chi ha voglia di riconoscere la propria parte più femminile, seduttiva, forte.
Ne abbiamo parlato direttamente con loro.
Perché, nonostante tutto, è ancora importante incoraggiarsi ad essere sé stessi?
Nonostante tutto é importante perché possiamo sempre scegliere, in ogni istante, spesso siamo abituati a non decidere perché essere se stessi comporta dei rischi, la solitudine in primis. Ma avere il coraggio di ascoltarsi porta sempre risultati positivi, certo la gioia di vivere piú intensamente e possibilitá che prima non si vedevano. Nei regimi autoritari é diverso, si rischia di piú, ma ci sono esempi luminosi, per esempio Zhera Doģan, artista attivista e giornalista curda imprigionata per tre anni in un carcere turco dove ha creato alcuni disegni che ha fatto uscire clandestinamente sfidando muri e divieti, perché le idee non possono essere prigioniere.
E in che modo la musica riesce a veicolare anche dei messaggi sociali?
Le parole hanno un certo peso nonostante tutto e possono influenzare le menti in modo costruttivo cosí come il contrario. Se ascolto una canzone che mi arriva nell’inconscio anche se non me ne accorgo qualcosa sta accadendo, la mia parte piú viva e bisognosa si nutre, mi sentiró meno sola/o, riceveró uno stimolo, forse saró piú audace, piú amichevole, piú generosa/o. In questo senso il messaggio é sociale e poi la musica ha il potenziale di unire le persone per uno scopo condiviso.
Quando siete entrati in contatto con “Spogliati”, pezzo attribuito a Che Guevara? E in che modo vi ha colpito?
L’ha trovato Daniela su un profilo fb circa un anno fa o piú, poi dal preparare la canzone al pubblicarla é passato tanto tempo. È un testo poetico e quasi commovente nella sua bellezza, sempre attuale, soprattutto nel caleidoscopio dei social network che ci travolge con illusioni e veritá, e dove rischiamo di perderci. L’incedere delle percussioni nella canzone crea un’atmosfera tantrica e ipnotica che le parole rendono introspettiva e rivolta a tutte le donne, e forse a tutte le anime, alla loro fierezza più che mai necessaria.
Dove trovate quindi l’ispirazione per i vostri pezzi?
Dappertutto, nei libri, nei film, per strada, ogni esperienza del percorso di vita che ci accomuna e risuona in noi con emozioni simili si manifesta nella musica che ci unisce.
In che modo Francesco Campanozzi ha saputo ispirarvi?
Francesco (Santo) é stato la persona perfetta per questo disco col suo modo di essere autentico e rispettoso, con la sua abilitá e esperienza. Ha arricchito i brani grazie agli innumerevoli strumenti che custodisce nel suo studio, di cui molti vintage e forse difficili da trovare, ci ha permesso di sperimentare tutto quello che abbiamo voluto, ci ha fermato quando era il caso! Non finiremo mai di ringraziarlo.
Cosa siete in attesa di “scoprire”?
Vogliamo scoprire se il cosmo sará abitato da cyborg o se ci fermeremo qui.
Morgana Grancia