Avevamo già avuto modo di parlare dell’Artista Maria Flora Cocchi. La sua poetica non è comune, dato che la Cocchi, partendo dalla fotografia, dà vita a opere concettuali e esteticamente belle attraverso un attento lavoro di postproduzione, grazie al quale vengono assemblati abilmente diversi scatti fotografici, intenti a creare particolari significati, sviluppando così variegate tematiche.
Oggi l’Artista ha aggiunto un altro aspetto fondamentale sui suoi pezzi, in grado di renderli ancora più unici e personali. La Cocchi infatti ha cominciato a inserire all’interno delle sue opere reali oggetti che servono a volte a impreziosire l’opera dal punto di vista estetico, altre per rafforzarne il concetto, rendendolo ancora più potente.
Troviamo così conchiglie, sabbie, nastri, pezzi di rami, catene, sassi e tanto altro… Sono molte le opere create dall’Artista in questo senso; a volte si tratta di opere nuove, in altri casi la Cocchi ha aggiunto questi elementi a fotografie già esistenti.
In altri casi la fotografia dell’Artista si fa spontanea e quasi senza filtri digitali. In questo caso primeggiano ispirazione e spiritualità, come accade per esempio per l’albero ripreso in un parco di Tivoli, che attraverso lo scatto dell’Autrice diventa un ieratico Cristo.
Stefano Duranti Poccetti