Edificio 3. Storia di un intento assurdo – la drammaturgia polifonica del nuovo teatro argentino
Al Piccolo Teatro Studio Melato dal 2 ottobre 2021 al 7 novembre 2021
Spettacolo molto diretto, schietto, frontale. Emergono le preoccupazioni borghesi quotidiane. Il nucleo tematico fondamentale si confonde con la percezione dell’altro. Su come ciascuno di noi vede l’altro, come lo percepisce. Come da esterni siamo abili a creare un discorso compatto smozzicando frasi, sguardi e gesti della gente che parla, che si fa i fatti propri, mentre noi ascoltiamo o distrattamente vediamo, osserviamo.
Si tratta di una produzione italiana, del Piccolo Teatro, con regista argentino, il protagonista della nuova scena di drammaturgia argentina, appunto. Si tratta di Tolcachir. E questo occupa un pezzo importante della programmazione 2021/2022.
Si coinvolge l’universo globale degli impiegati. Si assiste all’emergere delle loro personalità, manifeste o latenti, e a come queste influiscono e interagiscono, e molte volte ostacolano, con il tutto-scorre del business contemporaneo, del lavoro.
C’è chi perde la casa. Chi non riesce ad avere figli. Chi gli è morta la madre. Chi vive le pene e gli intrighi e le convulsioni comportamentali d’amore.
La scena è molto piena e compatta. L’azione è dinamica e veloce. La scrittura è polifonica. Le voci sono accavallate, soliste, e solo alla fine assumono l’aspetto di una consumata espressione corale.
Finisce che si rimanda tutto a domani. A bocce ferme si fa il punto della situazione. Poi sparisce la luce. Già i telefoni funzionavano poco e male. Lo spettacolo finisce qui.
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