In scena dal 16 al 18 novembre 2021 al Teatro Michelangelo di Modena
Trasformare una celebre scenografia in una pièce non è una cosa semplice, soprattutto se questo film è un classico della commedia italiana. Ricrearla per il teatro è qualcosa di epico. Una eccellente sfida che il regista Renato Giordano ha raccolto e vinto con la valente interpretazione di Maurizio Micheli e Debora Caprioglio che con la loro esemplare rappresentazione hanno valorizzato e riproposto “Amore mio aiutami “di Rodolfo Sonego. Il film è una delle più famose pellicole del nostro cinema, una pietra miliare dalla commedia nostrana. Uscito nel 1969 e diretto da Alberto Sordi, con lo stesso Sordi e una sfolgorante Monica Vitti. Entrambi eroi di una vicenda piccolo-borghese tutta fatta di amore e tradimento. Il Regista Renato Giordano portandola in teatro con maestria è riuscito a ridurre e compattare le scene e le vicende più salienti per riproporre questo capolavoro storico osannato dal pubblico negli anni 70. Con questa trama il duo Sordi e Vitti tracciò sul grande schermo uno stile che per lungo tempo ha avuto seguito e successi. Giordano dopo aver rivisto e rimodellato il testo secondo le sue competenti esigenze, ha creato un cast artistico di tutto rispetto. Maurizio Micheli, nel ruolo di Giovanni e la bravissima Debora Caprioglio nel ruolo di Raffaella. Entrambi calcano la scena, pienamente a loro agio consapevoli di recitare parti gravose. La storia è nota, ma vale sempre la pena di ricordarla. Raffaella e Giovanni sono una coppia borghese alle prese con una vita quotidiana fatta di parenti, amici e via dicendo. Un vivere moderno, ma caratterizzato da una finta, grande apertura mentale. I due parlando di problemi coniugali ribadiscono il concetto che “in una coppia bisogna avere reciproca fiducia” e che anche le storie d’amore più passionali possono finire. Lei a questo punto coglie l’occasione per confidare al marito che si è innamorata di un altro. Lui dopo una comprensibile sorpresa iniziale, mostra un ragionamento distaccato: ma solo fino ad un certo punto. Giovanni che fino a poco tempo prima proclamava la libertà di coppia e il libero amore ora si scopre in realtà geloso ed indeciso. Il marito per non deludere la fiducia di sua moglie, controvoglia si finge pronto nell’accettare i suoi nuovi sentimenti cercando di aiutarla nei suoi morbosi intenti. La trama ben presto si anima di contraddizioni ed equivoci. Il regista Renato Giordano sapientemente ha saputo entrare dentro l’anima dei due coniugi e vivere i drammi umani che serpeggiano nell’intimità dei rapporti di coppia. Maurizio Micheli e Debora Caprioglio con il loro talento hanno valorizzato con eccellenza il testo. Senza dimenticare Lorena Giordano, Renato Giordano e Raffaele La Pegna che hanno caratterizzato i loro personaggi e reso ancor più inebriante la pièce che lega metaforicamente lo spettatore alla poltrona e lo rende partecipe delle rocambolesche vicende di Giovanni e Raffaella.
Giuliano Angeletti