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“TADDRARITE”. TRE SORELLE VESTITE A LUTTO  FANNO IL C ONSUNTIVO DELLA LORO VITA IN “TADDRARITE”. LE DONNE RIVENDICANO EMANCIPAZIONE, ONORE E POTERE ALLA SALA UMBERTO

Data:

Dal 30 novembre al 5 dicembre 2021 alla Sala Umberto di Roma

Per il genere del teatro narrativo abbiamo visto nello spazio culturale vicino a Piazza Colonna lo spettacolo agrodolce in lingua siciliana in un atto di Laura Rondinelli sul compianto di tre sorelle per la morte del marito della minore di loro, che campeggiano sulla scena con il  proprio lugubre abbigliamento e con un’incalzante e sarcastica recitazione sui patimenti, le sofferenze e l’infedeltà che sovente le mogli sono costrette a subire dai loro mariti o compagni: Il titolo enotrio viene tradotto in italiano con pipistrelli per il nero scuro delle loro vesti e veli, che le fanno assomigliare alle “Prefiche” romane che venivano prezzolate per fare le lamentazioni funebri per il morto alla presenza dei parenti, stracciandosi magari pure i capelli. Naturalmente l’idioma stretto isolan o non permette di seguire completamente il testo, ma la denuncia dei soprusi e delle violenze del maschio che si trasforma in un  bruto istintivo preda dei suoi sensi, per dirla con Dante ,domina il  lavoro come argomento centrale ed infatti la maggiore delle tre, impersonata da Donatella Finocchiaro ,la più appariscente e graziosa nel portamento, determinata come carattere rispetto alle altre due più remissive ,dopo aver subito la violenza del marito l’ha denunciato ed ha ottenuto il divorzio, potendo così risposarsi con un nuovo compagno più ricco e rispettoso che la sa trattare. Franca dunque dispone d’un lauto conto in banca ,possiede gioielli , bellissimi abiti da sera e si può permettere una lussuosa tavola culinaria con sfiziosi cibi .Nella vita bisogna scegliere i giusti partner per comuni elettive affinità e quando le relazioni non vanno più occorre troncarle, dice la Finocchiaro , per paura che degenerino in soprusi ed angherie all’interno specialmente delle pareti domestiche, con la conseguenza che lì si registrano i maggiori indici di violenze lesive dell’integrità fisica delle “Mulieres” più deboli e talora costrette a non denunciare per non essere autosufficienti .L’attrice sollecita perciò il fatto che la giornata del 25 novembre non resti un  giorno isolato come l’8 marzo , bensì alle donne vengano effettivamente riconosciute le quote rosa e le pari opportunità nei palazzi istituzionali e nelle fabbriche ed amministrazioni, acquisendo loro autostima ed emancipazione culturale tale da poter ricoprire posti di comando. Alcune già ve ne sono nei ruoli apicali o come ministri al Governo e capigruppo in Parlamento, ma qualcuno aggiunge che per una vera parità bisognerebbe che il Presidente della Repubblica fosse finalmente donna e si fanno i nomi della Cartabia che ora è al dicastero di Grazia e Giustizia o della Bindi ex ministro della Sanità. Il dramma, che ha talora dei tratti grotteschi e paradossali, verrà rappresentato alla Sala Umberto fino a domenica ed in scena con la Rondinelli, che cura pure la regia psicologica delle tre avvicinandosi così nello scavo profondo dei personasggi alla conterranea palermitana Emma Dante, vi sono appunto la Finocchiaro e Claudia Potenza con una perfetta ed efficace sinergia del cast.

Giancarlo Lungarini

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