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La storia del Teatro alla Scala di Milano

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La storia del Teatro alla Scala di Milano è ricca di misteri e incredibili colpi di scena.

L’edificio del teatro fu eretto sul luogo dell’antica chiesa milanese intitolata a Santa Maria della Scala. Risalente alla seconda metà del XIV secolo, questa chiesa ebbe la sua patrona, Beatrice Regina della nobile famiglia della Scala. Nel febbraio 1776, un tragico incidente provocò un incendio che distrusse il Teatro Reale Ducale. L’idea di creare un nuovo teatro fu accolta favorevolmente dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Voleva che Milano conservasse la sua reputazione di capitale dell’opera italiana. Lo sviluppo del progetto architettonico fu affidato a Giuseppe Piermarini, e alla metà del 1776 fu avviata una grandiosa costruzione.

Tutto il lavoro, iniziato con la bonifica dell’area e terminato con la lucidatura finale, è durato 2 anni. L’illustre architetto e il suo team sono gli unici responsabili dell’elegante stile neoclassico dell’edificio, dotato di uno speciale portale per le carrozze dei cavalli. E la straordinaria acustica della sala è diventata una leggenda per secoli.

La sala dell’opera è stata create con le sembianze di un enorme ferro di cavallo (100 x 38 m), dotato di un classico modello a più livelli della disposizione dei palchi. Considerando che ogni palco poteva ricevere fino a 10 visitatori, la capienza totale del teatro era impressionante. L’austerità esterna dell’edificio teatrale ha sottolineato la ricchezza e la bellezza della decorazione interna. La decorazione, realizzata in colori dorati chiari e caldi, colpisce per la sua grazia.

Il 3 agosto 1778 iniziò il percorso verso la fama del teatro d’opera più famoso, alla Scala. Il termine “teatro dell’opera” stesso significava la presenza di una compagnia permanente, cantanti d’opera, una propria orchestra e, naturalmente di un direttore. Poiché l’opera era in prima linea al Teatro La Scala, erano presenti diverse stagioni: primavera, estate, autunno e stagione del carnevale.

Le prime tre stagioni contenevano opere serie, mentre la stagione del carnevale alternava storie leggere con spettacoli teatrali e balletti. All’inizio dell’Ottocento una parte significativa del repertorio scaligero era costituito da opere del grande maestro del belcanto – Rossini. Fu lui a introdurre la moda per la tecnica vocale poliedrica e l’opera-seria.

Con l’arrivo del virtuoso compositore italiano Giuseppe Verdi alla Scala, l’opera italiana diventa l’arte principale del paese e persino dell’Europa.

L’impatto della tecnologia sul teatro

Oggi molti teatri italiani e non, consentono agli utenti che navigano su Internet di muoversi all’interno del teatro e di visitarlo online. Inoltre, tutti i teatri consentono di acquistare i biglietti degli spettacoli online, c’è stata anche una forte accelerata in questo senso con l’avvento del Covid.

Per fare tutto questo però è necessario disporre di dispositivi mobile all’avanguardia come smartphone oppure tablet. Anche un huawei watch gt 2 smartwatch potrebbe rilevarsi molto utile. Questi smartwatch infatti consentono di ricevere istantaneamente tutte le notifiche che arrivano sull’email o da qualsiasi app.

La persona che indossa uno smartwatch al proprio polso potrà vedere immediatamente quali spettacoli il teatro propone nelle settimane o mesi successivi e prenotarsi prima degli altri.

Inoltre, sempre più spesso, grazie anche al nuovo design di questi smartwatch, essi vengono utilizzati dalle persone che frequentano i teatri e assistono agli spettacoli.

Anche gli stessi ballerini molto frequentemente utilizzano gli smartwatch durante le prove degli spettacoli per valutare l’ossigenazione del sangue e i parametri di salute del proprio organismo.

La tecnologia ha rivoluzionato anche il modo di vivere il teatro. Il teatro alla Scala per continuare ad essere un punto di riferimento in questo settore deve coniugare adeguatamente la tecnologia all’arte.

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