Roma, Teatro Lo Spazio (via Locri 42), dal 13 al 16 gennaio 2022
Di musical off-Broadway ne ho visti diversi, tutti molto belli e ricchi di talenti nelle interpretazioni e nelle regie, il trionfo della fantasia coniugata alla semplicità scenica figlia di mezzi economici modesti. Quello in scena al Teatro Lo Spazio in questi giorni, dal 13 al 16 gennaio, THE TOXIC AVENGER, è da non perdere se avete voglia di uno spettacolo divertentissimo, pazzo, colorato, con la musica dal vivo, ironico, che a distanza di ore, nel momento in cui mi accingo a scriverne, mi fa ancora sorridere. Cosa che, di questi tempi, è oro colato. Tratto dal film di Lloyd Kaufman del 1984 e vincitore dell’Outer Critics Circle Award quale miglior musical off-Broadway, affronta la tematica ambientale con una storia surreale, una storia d’amore tra il timido Melvin, destinato a diventare un orribile mutante che vuol salvare il New Jersey ed il mondo intero dal riscaldamento globale e Sarah, una ragazza cieca ingenua ma non troppo. La cattiva di turno è il sindaco della città in cui si svolge la vicenda, Traumaville, che farà di tutto per uccidere il giovane mutante che ha scoperto i suoi traffici illeciti con i rifiuti tossici. Lo spettacolo ha un ritmo vorticoso, spinto dalla band dal vivo, sostenuto dagli straordinari performer sul palco, talmente abili che in certi momenti ti chiedi quanti siano in realtà, visti i velocissimi e ripetuti cambi di costume. Bellissima e suggestiva la scena di Silvio Aquilanti.
Sono anni che sostengo la professionalità e le capacità dei performer italiani e quasi mai vengo tradito, nemmeno in The Toxic Avenger. Ho molto apprezzato i protagonisti di questo pazzo show, bravi nel canto, coinvolgenti, capaci di tenere un ritmo infernale senza un cedimento e di entusiasmare il folto pubblico giovane e molto reattivo. Michelangelo Nari, straordinario e tenero Toxie. Angela Pascucci un autentico ciclone in tre diversi ruoli, suora – sindaco – madre del mutante. Eleonora Segaluscio capace di dare la giusta ironia e forza al suo personaggio e poi i due frenetici Matteo Di Lillo e Federico Della Sala, una decina di personaggi a testa, entusiasmanti. La regia, di Nicholas Musicco, è travolgente quanto gli interpreti. Insomma, in tutta sincerità, tornerei domani a vedere questo spettacolo, una ventata di allegria, leggerezza, colore, ironia e con tanto cuore. Complimenti a tutta la Compagnia e ai musicisti, che hanno divertito e trascinato il pubblico presente, e al Teatro Lo Spazio che non si è lasciato sfuggire l’occasione di offrire il palco a questi artisti, confermandosi come una delle realtà più interessanti e poliedriche del panorama teatrale romano.
Paolo Leone