Corriere dello Spettacolo

Animali fantastici – I segreti di Silente è il miglior capitolo della saga prequel di Harry Potter – Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore

Son passati vent’anni da quando la primigenia saga di J. K. Rowling venne battezzata sul grande schermo: Harry Potter e la pietra filosofale, 2001. Allora a interpretare Albus Silente, il preside di Hogwarts, fu Richard Harris, quattro lustri più tardi tocca, per la seconda volta, a Jude Law: Animali fantastici – I segreti di Silente, in originale Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore, nelle nostre sale dal 13 aprile.

Dopo Animali fantastici e dove trovarli, 814 milioni di dollari di incasso globale nel 2016, e Animali fantastici – I crimini di Grindelwald, 654 milioni due anni dopo, alla regia dello spin-off di Harry Potter c’è ancora David Yates, chiamato a dirigere lo scontro tra il professore e l’ex amico, il potente mago oscuro Gellert Grindelwald, per cui Mads Mikkelsen succede al disgraziato Johnny Depp in seguito allo scandalo sessuale che ha coinvolto l’attore de I pirati dei Caraibi.

Nel cast Ezra Miller, Alison Sudol, William Nadylam, Callum Turner, Jessica Williams e Victoria Yeates, della “partita truccata” è ovviamente Newt Scamander, per la terza volta incarnato da Eddie Redmayne: il magizoologo – che belli gli animaletti! – guiderà un’intrepida squadra di maghi, streghe e un indomito Babbano pasticcere, il Jacob Kowalski di Dan Fogler, contro la legione di Grindelwald.
Prima i guai giudiziari di Depp, poi il Covid, sicché di fantastico nella gestazione del terzo di cinque capitoli c’è stato poco, ora il botteghino potrà sanare o aggravare, ovvero attestare se dopo superhero movies, quali il campionissimo d’incassi Spider-Man: No Way Home e The Batman, e adattamenti di videogame, come Uncharted, ci possa essere congruo spazio per i derivati del maghetto.

L’eleganza de I segreti di Silente non si discute, ci troviamo senza alcun dubbio dinanzi il miglior capitolo della trilogia uscita fino ad ora: supera il primo film e spazza via quella schifezza del secondo e può quasi competere con la bellezza degli Harry Potter. Questo succede perché c’è molto più spazio verso il mondo magico che 20 anni prima ha fatto innamorare tutto il mondo attraverso le avventure di un giovane maghetto.

Questo qui è un film buio, adulto, se non per adulti e molto più tetro e mostra senza esitazione scene “violente”.

Vedremo se il modestamente tormentato Silente, l’immodestamente cattivo Grindelwald sapranno fare proseliti, tra bambini e Babbano e se premieranno il film al botteghino
Dopo i deludenti primi due film
Per ora voto 7 ½

Si ringrazia il cinema Modernissimo di Napoli ( Via Cisterna dell’olio) per la visione del film

Marco Assante

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