Nasce a Roma il 18 Luglio 2000, cresce a Pomezia dove coltiva il suo amore per l’arte prima seguendo dei laboratori come attore e in un secondo momento studiando pianoforte.
Oggi siamo in sua compagnia perché abbiamo appreso che sarà tra gli ospiti dell’evento Fabrique, che si terrà nei prossimi giorni nella Capitale.
A che età hai intrapreso la strada della regia come vera e propria scelta di vita?
Ho scelto questa strada a sedici anni. Da sempre, sin da bambino, inventare storie è sempre stata un’attività che mi riusciva semplice. Creare storie ed accostarle ad un’espressione musicale mi ha sempre coinvolto parecchio. Devo essere sincero: il mio primo amore è stato la musica e il pianoforte, ma per una serie di motivi non sono riuscito a farlo diventare una professione, pur continuando tutt’ora a studiare. Crescendo, nonostante la decisione di scegliere un liceo “chimico”, ho continuato ad approfondire questa mia passione per le storie, per poi scoprire nel cinema la soluzione per raccontarle.
In che anno conosci Gianluca Chiadroni?
Era il 2018, durante un seminario sulla recitazione.
Il vostro potrebbe definirsi un binomio vincente perché professionalmente vi completate sul fronte delle rispettive attitudini e competenze. Ci racconti quando e come sei entrato a far parte del progetto Synart?
Sono entrato a far parte di questo progetto ai suoi esordi, nel 2019. Io già avevo girato qualche corto, tra cui uno per il ministero della salute, e avevo iniziato a lavorare come assistente per un regista; insomma avevo iniziato a muovere i primi passi in modo serio e deciso. Gianluca ugualmente stava studiando e lavorando come attore. Così mi chiese di fare squadra, e da quell’anno decidemmo di unire le forze.
Con Gianluca avete collezionato fin dai primi lavori svariati premi in giro per i festival d’Italia. Quali sono state le occasioni che ti hanno maggiormente emozionato?
Sicuramente il festival del cinema a Ponza vinto nel 2021 con “Amico Scanno”. E’ stata una vera occasione per mettersi in gioco ma soprattutto per conoscere registi più grandi e con più esperienza di me, se non attori ed attrici, costumisti e scenografi con i quali abbiamo allacciato delle amicizie sia lavorative che umane; un festival in una splendida isola con grandi persone, tanta arte ed umanità.