Corriere dello Spettacolo

“Non svegliate lo spettatore”: Lino Guanciale racconta Ennio Flaiano

Al Teatro Regio di Parma, il 16 maggio 2022

 PARMA (Il Corriere dello Spettacolo) Ieri 16 maggio il Teatro Regio di Parma ha accolto un Lino Guanciale in giacca e cravatta che ha presentato il suo Non svegliate lo spettatore, per la regia di Davide Cavuti. A giudicare dal titolo, si direbbe che si tratti di una commedia, tuttavia l’opera vuole essere omaggio sentito all’ autore di Tempo di uccidere e di Un marziano a Roma, Ennio Flaiano. Scrittore, traduttore, recensore, umorista e critico, l’attore abruzzese riesce a delinearne la sua figura unica e a condurci nell’Italia del boom economico e dei primi San Remo, spostando la lancetta di settanta anni: ma siamo poi davvero tanto cambiati da allora, noi italiani? O restiamo in fondo quelli che ruberebbero l’ astronave anche ad un marziano?

La scenografia è essenziale, una topolino, delle sedie, uno scrittoio, ed ogni fase dello show è scandita da uno scampanio e intervallata da canti a suon di fisarmonica, da monologhi e da dialoghi con il pubblico. Guanciale ci racconta il pensatore in pillole, presentandocelo di volta in volta come un autore minore per scelta, una penna discreta a cui l’insuccesso ha dato alla testa, dipingendolo come personaggio umano, autocritico e umile che nonostante sia arrivato a vincere il Premo Strega resta dotato di onestà intellettuale rara. Per mezzo di lettere che segnano dei sodalizi trasparenti fatti di alti e bassi – sorprendenti le missive con Vittorio Gassman e Federico Fellini – di aforismi mordaci, di massime e di brani tratti dai romanzi, l’attore ci mostra quanto la sua esistenza fosse stata costellata da una galleria di personaggi bizzarri e caricaturali – dal regista ignorante che corregge il Bardo agli esilaranti strafalcioni di un produttore.

Non svegliate lo spettatore è un racconto, una lettura che non sente il peso di una lezione frontale. La messinscena è leggera seppur alternata da momenti struggenti. Lo spettacolo ci fa venir voglia di leggere Ennio Flaiano, autore bistrattato anche tra i banchi di scuola, e ci fa riscoprire la sua valenza, togliendo un po’ di polvere dalla sua produzione letteraria: era forse questo l’obiettivo di Guanciale?

Chiara Cataldo

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