Corriere dello Spettacolo

SPLENDIDA SERATA MUSICALE VINTAGE NELL’ANFITEATRO IN RISTRUTTURAZIONE DI OSTIA ANTICA. NERI MARCORE’ CANTA CON IRONICO VIRTUOSISMO LE “HIT” INDIMENTICABILI DGLI ANNI SESSANTA

Atteso spasmodicamente dal suo affezionato pubblico di fan e supporter che non solo l’apprezzano come brillante attore comico ed inappuntabile conduttore, ma pure quale istrionico e talentuoso cantante, il bravo artista marchigiano Neri Marcorè, accompagnato dalla sua  eccelsa e ben calibrata band sonora, con due scintillanti coriste in nero con abiti rifiniti da perline, ha regalato un’autentica serata di divertente intrattenimento musicale targato fine anni ’50 e sessanta alla cavea ed alla gradinata che, quasi al limite del “ sold out”, sono state meravigliosamente avvinte dalla sua performance per quasi tre ore, con una prolungata seconda parte bis. Come un magico istrione egli ha inserito tra un motivo e l’altro scelto nella sua scaletta, anche se spesso è andato a ruota libera secondo un’ispirazione istintiva del momento ed un flusso di coscienza di matrice yojciana, ricordi della sua giovinezza e sarcastici riferimenti alla condizione socio – economica  e civile, politica, attuale. Ha cominciato dedicando un omaggio alla mitica orchestra dei Beatles di Liverpool con i suoi migliori e memorabili pezzi, per poi passare al repertorio fi Fabrizio De André di cui ha eseguito la romantica canzone del melanconico addio alla prima moglie prima di Dori Ghezzi per calarsi  quindi nel vernacolo della città dominata dalla Lanterna e forte come potenza marinara nel Medioevo fino all’età moderna, tanto da essere definita la “Superba”, con l’ incisioni sensuali e psicologiche, tenere ed intime, riservate agli angoli ed ai personaggi più suggestivi della sua terra, fino a “S’era addormito un pescatore sulla spiaggia con un solco lungo il viso” rivolta satiricamente al “leader” della Lega Matteo Salvini, augurandosi che giunga un giorno che la capisca nel suo vero valore etico. A proposito dell’elezioni previste per il 25 settembre ha detto che stavolta, probabilmente, il partito dell’astensionismo aumenterà, perché la gente non ha compreso molto il fattore della crisi dovuta a rivendicazioni di “Bandiera” in un frangente caratterizzato da più urgenti preoccupazioni  che dal bisogno d’appoggiare istanze di piazza di singole categorie, come tassisti e concessionari balneari, inoltre giacché non si potranno scegliere i candidati, come fatto dal “campo largo” per le regionali siciliane con la vittoria della democratica Roberta Chinnici figlia del magistrato assassinato dalla mafia, ma i nomi saranno stabiliti a tavolino dai partiti, che dovranno presentare le liste prima di Ferragosto. Tornando al percorso della sua carriera artistica ha rivelato come nel periodo degli Esami di Maturità, rivelatisi quest’anno una retorica “sfornata” di voti alti in quanto le Commissioni erano formate dai docenti  interni più il Presidente esterno, che da solo poco o nulla poteva contro i colleghi desiderosi di “vendere bene” il loro prodotto interno, egli spesso  si riposava mentalmente ascoltando musica. Fatta in questo modo la prima prova ufficiale dello sviluppo intellettuale e psichico degli alunni non ha più un senso oggettivo di verifica! Neri, che ha confessato che spesso il suo nome non viene capito e risulta spiritosamente deformato, preferiva la cassetta di Garfunkell, che adesso con i sintetizzatori elettronici  odono anche i suoi figli. Poi ha condannato l’ostracismo dichiarato ai migranti via mare, al punto che nella stessa domenica  nella vecchia Enotria davanti alle coste di Lampedusa sono stati ripescati 5 cadaveri, mentre ancora non s’è riusciti a recuperare il corpo della professoressa dispersa dall’impatto del motoscafo contro la barca a vela in quella zona di mare già famosa per la tragedia della nave della Costa Crociere con il comandante Schettino, per censurare quindi i rifiuti lasciati per strada dai cittadini con scarsa coscienza civica, dato che vicino a casa sua ha notato perfino un manubrio della doccia e la gente non fa la differenziata, respingendo i “Grillini” perfino il termovalorizzatore optando per il pagamento maggiorato delle bollette AMA portando l’immondizia fuori Regione, nonostante i vantaggi che si potrebbero ottenere con l’iniziativa del sindaco Gualtieri che ha abbassato con la sua Giunta le tariffe dei rifiuti del 4%.C’è poi stato spazio per una “Ninna Nanna” tratta dal repertorio di Marco Fabi  e donata come regalo di nascita al neonato Cesare, figlio d’una sua amica, che aveva emesso il primo vagito da tre ore. Codesto entusiasmo per il legame amoroso e fecondo tra i coniugi gli ha fatto ricordare i femminicidi o la rovina del corpo  e dei suoi arti con lo sfregio dell’acido muriatico tra coniugi od ex fidanzati per vendetta provocata dall’abbandono o da gelosia. Quello che è più grave è  che questo spesso coinvolge innocenti creature , come la bambina di Mascalucia uccisa dalla mamma per  rancore verso il marito concessosi ad una nuova fidanzata o la madre di Milano che ha lasciato la sua piccola di 16 mesi con il biberon dopo averla sedata e che è morta senza grida. Siamo tornati ad essere animali bruti senza un’anima, una coscienza, un rimorso ed un senso di colpa, come ammoniva il sommo poeta Dante. Quindi è stata la volta di rammentare Angelo Branduardi con le sue migliori composizioni, tra cui “La Fiera dell’EST” da cui ha tratto spunto per sollecitare la transizione ecologica, il rispetto per l’ambiente e la Natura, definita cristianamente da papa Francesco il Creato  per cui va ringraziato Dio Suo magnifico Architetto come fatto con la Lettera Enciclica “Laudato SI” , che va letta insieme a quella per un’equa e morale politica della Carità uni versale per una globalizzazione all’insegna dell’interdipendenza e corresponsabilità,  intendiamo riferirci perciò a quella “ Tutti Fratelli”  , alla luce del Vangelo del Buon Samaritano e del suo “prossimo”, firmata il 3 ottobre dello scorso anno ad Assisi. Da ultimo c’è stato un “midley” imperniato sulla produzione del sempre vivo Lucio Battisti, nato a Poggio Bustone e rievocato con simpatica nostalgia tra l’accompagnamento sentimentale del pubblico alzatosi rispettosamente in piedi come tributo profondo alla memoria, che già la sera prima era stata nobilmente celebrata laicamente dal fondano Carrocci con la partecipazione del coautore di tante canzoni Mogol. Con la speranza dunque d’un futuro migliore per il Paese, l’umanità, l’Amore delle coppie, che non si sfascino più facilmente o non arrivino ad odiarsi rinnegando quello che psichicamente e sentimentalmente c’è stato con orrendi misfatti, un maggiore senso dell’accoglienza da proteggere e promuovere con l’integrazione sociale, similmente a quanto s’è compiuto per gli esuli ucraini, la sensibilità per il decoro e l’onore dell’ambiente e delle nostre città, metropoli, vincendo l’egoismo e l’indifferenza, con la riscoperta delle virtù civiche e della partecipazione politica, di cui parlava Platone nella sua conclamata opera classica “La Repubblica” da unire a “Le Leggi” risvegliando l’ idee innate, mentre nell’età contemporanea fu l’arguzia dell’ambrosiano smaliziato Giorgio Gaber, mancato nella serata acustica e fonica di Marcorè, a mettere in risalto l’ineludibilità della partecipazione civile alla vita dello Stato, che oggi invece sembra dimenticata o sottovalutata, s’è conclusa la dolce serata d’elevato spessore riflessivo. Speriamo che pure l’Anfiteatro possa essere ricondotto ai vecchi splendori  strutturali d’un tempo dato che l’accesso alle rampe che salgono alla gradinata è chiuso ed il palcoscenico è incastrato tra tubi innocenti che lo privano della preziosa  ed affascinante estetica originale; i cultori dell’Arte, che frequentano il Festival, tuttavia possono godere di due moderne passerelle che lo proteggono dal camminare tra i lastroni di pietra e l’acciottolato dell’antica “opus incertum” romana. Appuntamento al 6 Agosto con la brillante commedia sociale, fotografia metaforica d’un interno domestico borghese, “Riunione di famiglia”, rinviata dal previsto 22 luglio.

Giancarlo Lungarini

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