La sua è ormai una fotografia di sperimentazione, capace di uscire dai luoghi comuni e prendere vita in spazi e forme che non ci si aspetta. Cri Guapa prosegue nel suo cammino interiore ed esteriore davanti all’obbiettivo della macchina fotografica, proseguendo nel connubio con la natura e avvicinandosi ai generi street e urbex, mantenendo quel verismo fotografico che le appartiene da sempre. “Mi piace mostrare scatti che provengono da un determinato momento, privi di rielaborazione, cogliendo il momento in sé e trasmettendolo all’occhio di chi guarda racconta Cristina che alla fotografia, la sua più grande passione, continua ad affiancare una vita piena zeppa di impegni e nuovi progetti da portare avanti.
Eppure, il cammino fotografico prosegue a spron battuto.
Devo dire grazie, per questo, ai fotografi che collaborano con me e mettono sul piatto progetti sempre nuovi e affascinanti, capaci di conquistare l’anima e la mente. Di recente ho scattato in ambienti esterni e in contesti street, ma mi sono anche avvicinata a generi che fondono il contesto naturalistico col corpo della fotomodella. Ho scattato in presenza di altre persone, un’esperienza in cui l’imbarazzo ha ben presto lasciato il posto alla piacevolezza di far vivere il ritratto in modo naturale.
Da sempre, ti piace mettere in relazione la tua immagine col contesto che la ospita.
Proprio così, trovo sia fondamentale integrare l’ambiente con la presenza del soggetto da fotografare. Per questo motivo, fra i miei progetti futuri rientrano altri scatti in ambienti affollati, anche ambientando il nudo artistico in luoghi inediti. Nulla che debba shoccare, semplicemente vogliamo dimostrare come questa forma d’arte abbia la forza per stupire chi la guarda e chi la incontra.
Le sperimentazioni non sono finite qui.
Ho scattato Urbex ambientando gli shooting in contesti abbandonati, ambienti in grado ogni volta di stupire. Ho anche ambientato un set in un bosco, mixando l’idea del corpo e della natura, un nudo concettuale in cui le mie pose richiamano alle forme che la natura crea. Insomma, non mi fermo mai. Per l’autunno ho in cantiere alcuni set in cui si possano abbracciare nuove platee di fruitori di questa splendida forma d’arte che è la fotografia.
Nuovi progetti, ma anche traguardi da favola archiviati nel cassetto dei ricordi.
Ho avuto l’onore di aver visto alcuni miei scatti pubblicati su Vogue, altre fotografie sono state esposte a mostre fotografiche, in altri casi ancora i concept dei miei ritratti sono diventati lo spunto per coinvolgere il pubblico e per offrire ai neofiti la possibilità, per la prima volta, di mettersi in gioco nella ritrattistica fotografica. Insomma, non sto mai ferma…
Nel frattempo anche sui social viaggi a gonfie vele.
Sto continuando a pubblicare contenuti e ne sto creando alcuni speciali per i miei fans. Anche in questi contesti, mi piace sempre raccontarmi per la ragazza semplice che sono.
Qual è il segreto di una bella fotografia?
Sicuramente sono decisivi due fattori: il progetto che sta alla base del set e la connessione mentale fra il fotografo e la fotomodella. Questo è il giusto mix per creare un contenuto che poi sia anche soggetto alla discussione. È normale che quando si mette in gioco un’immagine, la stessa possa essere dibattuta, magari anche criticata. Io colgo tutti i commenti come un elemento di crescita, a patto che siano costruttivi. Resto dell’idea che l’arte permette a chiunque di esprimersi scegliendo modi e tempi, lasciando che un messaggio possa essere interpretato in modalità differenti. Il bello dell’arte è che possono esistere pareti discordanti, anche contrapposti, che nascono quando si vede un contenuto ricco di significato. Ecco, io sto lavorando per fare in modo che Cri Guapa abbia un’unicità fotografica, un’identità riconoscibile. Io mi sforzo di trovare ogni volta qualcosa di unico. Non è facile, ma lavoro quotidianamente per riuscire ad andare in questa direzione.
Luca Fina