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PRIMO ARRESTO BRUSCO PAREGGIO INTERNO DEL TRASTEVERE CHE PERDE IL PRIMATO. LE  PARATE DI GIORDANI E L’ARDORE DIFENSIVO DEL NUOVO FLORIDA IMPONGONO IL PARI (1-1)

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Prima o poi doveva succedere che la striscia vincente allo “Stadium” di Villa Pamphili s’interrompesse ed i ragazzi del presidente Betturri rimanessero amareggiati per non veder ripagati i loro sforzi di crescita continua con soddisfazioni regalate ai loro tifosi fino al successo della domenica precedente contro il Notaresco. Questo ha indotto la numerosa schiera di giovani supporter a tornare con i bandieroni al campo ed a sostenere calorosamente a comando gli amaranto, per l’occasione in completa tenuta bianca, contro i cugini del Nuovo Florida diretto da Alessandro Boccolini e deciso a vendere cara la pelle in uno splendido pomeriggio domenicale di sole, l’ultimo di novembre. Mister Cioci ha presentato 4 elementi nati nel XXI secolo :Il portiere Semprini, il terzino Cervoni, il mediano Berardi e l’attaccante Calderoni, che con Alonzi e Bertoldi ha costituito il trio d’attacco. Gli avversari del litorale tirrenico, in realtà di Ardea,  l’anno scorso militavano nel girone E insieme all’Ostiamare nella corrente stagione discontinua nel rendimento anche se domenica ha sconfitto con un secco tris l’Arezzo con la Pianese che ne ha approfittato. Tra gli ospiti solo Miola, Spina, Contini e Pacillo, sono nati dopo il 2000,  guidati come trainer sul terreno dal capitano Giordani nel ruolo di portiere, rivelatosi straordinario per intuito e tempismo negli interventi così da risultare il migliore dei suoi insieme a Bertoldi e Massimo per i locali, mentre Tortolano veniva brillantemente impiegato solo per un tempo ed Alonzi, mobile su tutto il fronte offensivo, era poco incisivo stavolta e non il goleador solito nella circostanza conclusiva favorevole della gara. Ai punti, fossimo stati sul quadrato della boxe, avrebbe meritato di vincere l’ex capolista che ha disputato un ottimo primo tempo con veloci triangolazioni su entrambe le fasce e creato una serie di palle gol con il peperino Bertoldi che, fosse stato più preciso e concentrato, avrebbe potuto già segnare al 7 minuto quando con più lucido smalto non si sarebbe fatto ribattere il tiro in area dal corpo del portiere Giordani in disperata uscita. La compagine viola del Florida, imperniata su Capparella, Sicurella, Zitelli e De Martino a centrocampo, ha eretto un forte filtro e cerniera protettiva a  nella propria trequarti, agendo di rimessa senza farsi notare per idee di costruzione di trame pericolose e non piuttosto azioni fini a se stesse che i romani talora contrastavano bene ricorrendo ai corner, che alla fine saranno platonicamente 8 a 5 per i quiriti. L’incontro è stato egregiamente diretto con personalità ed applicazione costante della norma del vantaggio dal genovese Dasso, coadiuvato dal concittadino come primo assistente Pasquini e dallo spezzino Mino. Spesso la partita è diventata spigolosa e nervosa, rude per falli tattici intenzionali e provocatoria fino al termine allorché s’è accesa una mischia sedata da qualche calciatore più tranquillo e “compos sui”, venendo ammoniti Bertoldi e Kalombo che si sono aggiunti agli scorretti Sicurella , De Martino e Pacillo. Nella prima parte della contesa s’è assistito allo show delle parate di Giordani che al 20 ha respinto in tuffo una punizione dal limite di capitan Massimo ed al 24 s’è ripetuto con un balzo d’istinto su botta da distanza ravvicinata dello stesso su pennellata da calcio d’angolo di Crescenzo. Il calcio insegna che chi non segna e spreca molto finisce per essere punito, specie se le marcature sono approssimative e nelle retrovie spira una certa aria di sufficienza e distrazione per cui le reti incassate in questo campionato dal Trastevere ne fanno una delle peggiori difese a differenza delle passate stagioni. Dunque al 41 il centravanti Zitelli  sparava una bordata dal limite a mezz’altezza mirabile per potenza e precisione : Semprini invece d’andarvi in tuffo con le due mani, volava con una sola che veniva piegata dalla forza del pallone che terminava in porta. Il primo tempo perciò assumeva una fisionomia incredibile in quanto chi aveva subito si trovava in vantaggio con l’unico tiro in porta, ma dopo le vittorie del Giappone, dell’Arabia Saudita, del Costarica e del Marocco, niente è più incredibile. Nell’intervallo  il trainer Cioci inseriva il bomber Di Costanzo per Tortolano dando più spinta all’offensiva per risalire la china ed infatti aveva ragione in quanto al 59, su cross da destra di Bertoldi, il neoentrato girava al volo in porta e stavolta Giordani parava , ma non tratteneva ed Alessandro era bravo a spedire la palla in porta. Sulle ali dell’entusiasmo e galvanizzata dall’incandescente tifo dei suoi beniamini, calcolabile in circa 300 persone il pubblico sulle tribune con scarsa rappresentanza della squadra del litorale, la formazione del rione insisteva, però non era capace di concretizzare nulla d’annotabile sul nostro taccuino, nonostante l’inserimento di altri cursori e realizzatori quali Santilli, che avrebbe risentito d’un precedente infortunio per cui a pochi minuti dallo scadere del tempo regolamentare era sostituito da Scuderi, e  Santarelli; entrambi erano in ombra rispetto al loro livello standard e non apportavano alcun contributo. La partita offriva il secondo ed ultimo brivido all’87 con Alonzi che sulla sinistra dell’area piccola aveva la porta davanti a sé ed il tempo per scegliere la soluzione più ghiotta : servire a centro area il compagno Santarelli  in arrivo od incrociare in diagonale sul palo opposto per trafiggere Gioirdani, invece calciava un tiro non irresistibile sul palo destro dove l’estremo difensore gli chiudeva lo specchio della porta. Ne scaturiva un deludente pareggio che raggelava  la tribuna degli sportivi trasteverini, compreso l’incessante urlatore astioso con arbitri e avversari la domenica casalinga, soprattutto alla notizia dell’affermazione esterna del Pineto a Tolentino con gli abruzzesi che riprendevano il primo posto in classifica. Domenica nella cittadina teramana vi sarà proprio il “big – match” che l’anno scorso è stato vinto sempre dagli ospitanti che finora sono la difesa più impermeabile, mentre l’intelaiatura del nostro quartiere ha il miglior “score” per il numero delle reti segnate. Se Massimo e compagni riuscissero a tornare imbattuti l’equilibrio dei valori resterebbe, con l’opportunità d’acquistare sicurezza morale, non sentirsi ancora una volta inferiori e mantenere intatte le “chance” per il trionfo nel campionato; altrimenti la bilancia penderebbe dalla parte del Pineto che aumenterebbe  il vantaggio in classifica e sarebbe indotto a credere di non avere rivali alla  sua altezza. Lo spirito di forza unitamente alla retroguardia imperforabile è l’arma vincente: il Napoli “docet”.

Giancarlo Lungarini

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