In scena dal 7 all’ 11 dicembre 2022 Fondazione Luzzati, Teatro della Tosse – Sala Campana”
“Briganti” è il frutto di una speculare ricerca storico/sociale nata nel febbraio del 2000. Alla base della messa in scena vi è un accurato studio dei fatti attraverso le biblioteche e i libri in particolare quello di Tommaso Pedio. Gabriella Casolari e Gianfranco Berardi facendo tesoro dei documenti che sono riusciti ad acquisire hanno trasformato lo storico carteggio in una riuscita drammaturgia. Sul palco le vicende più salienti del brigantaggio meridionale dopo l’unità d’Italia prendono forza ed animano ogni battuta. Il sussulto creativo ci porta in una angusta cella delle carceri nel ex Regno delle Due Sicilie. Un giovane brigante caduto prigioniero delle truppe piemontesi durante una rappresaglia con il suo animato racconto ci fa rivivere i tragici momenti che ha vissuto e che hanno vissuto gli abitanti del Mezzogiorno. I piemontesi sono visti dalla popolazione come invasori e non come portatori di nuovi ideali. Lo scontro si fa ogni volta sempre più feroce. I Bersaglieri più delle volte dimostrano di essere molto più sanguinari degli stessi briganti. Il lavoro è apertamente ispirato alla vita leggendaria del brigante Carmine Crocco. I fatti narrati spaziano fantasiosi tra vicende veramente vissute e ricordi tramandati oralmente dalla tradizione popolare. La scrittura teatrale entra dentro il cuore culturale del problema. Le crudeltà vissute in quel tragico periodo vengono idealizzate ma non cadono in retorica. Carmine Crocco alla testa dei suoi briganti, malgrado tra i suoi ranghi ci siano esponenti che sognano il ritorno dei borbonici non agita e né segue la rivoluzione. Le sue scorribande sono il frutto di torti subiti e di cocenti delusioni. Disillusione anche verso i rappresentanti di quel nuovo stato che opprime non mostrando nessuna comprensione.
Carmine Crocco in carcere durante un interrogatorio parlando dei briganti ha detto:
“Noi siamo come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde.”
Sul palco, le luci giocano un ruolo determinante per rievocare i tempi passati. Gianfranco Berardi con grande capacità narrativa racconta una storia, a tratti inedita o volutamente dimenticata. Il racconto scenico diretto da Gabriella Casolari entra nel cuore dei dettagli ed analizza i personaggi storici ed i luoghi dove sono avvenuti gli scontri più cruenti. In scena l’attore pugliese conferma che nel sud quel doloroso passato non è mai stato del tutto dimenticato.
Giuliano Angeletti