Un libro che promette di diventare un must have per chi ama gli animali e vuole vederli raccontati in un modo insolito da una calciofila che ama colorare lo sport con parole, immagini ed emozioni. Valentina Cristiani sbarca per la seconda volta nelle librerie con “Goal a 4 zampe”, un simpatico volume che unisce calcio, animali e vip. Pagine che sanno emozionare approfondendo il rapporto tra uomini e animali, intervistando giornaliste e wags che raccontano aneddoti speciali della loro esperienza di vita vissuta. Una ulteriore occasione per farsi conoscere, lei che già vive sotto i riflettori. Valentina lavora nell’ufficio stampa della Federvela, è responsabile di un portale calcistico, scrive articoli di giornale per quotidiani, e ha esperienze in Tv e in Radio, come conduttrice e/o opinionista a 7Gold, Raisport, Sportitalia, TVParma, Punto Radio. Tasselli di un puzzle, quello variopinto e composito del giornalismo sportivo, che sta cercando, remata dopo remata, di comporre. Un viaggio entusiasmante, a braccetto col mondo, ma anche alla scoperta di sé stessa. Una sfida vibrante con il vento della passione sempre in poppa.
Come nasce il tuo rapporto col mondo della tv?
Papà mi ha trasmesso fin da piccolina l’amore per il calcio, portandomi allo stadio Dall’Ara di Bologna. Raccontare di calcio mi è sempre piaciuto e a scuola ho scoperto di essere portata per le materie umanistiche. Pertanto ho unito le due cose, prima scrivendo sulle pagine di portali, poi quotidiani, quindi in tv. E’ venuto tutto da sè. Sono giornalista pubblicista da 18 anni perchè ho iniziato presto questo percorso: terminate le scuole superiori ero già sui campetti da calcio della provincia bolognese a scrivere le mie prime cronache calcistiche e muovevo i primi passi in tv, come opinionista, co-conduttrice, conduttrice e presentatrice di eventi.
Eppure non è scontata l’unione fra calcio e giornaliste sportive, soprattutto a inizio anni Duemila.
Calcio e tv, un mondo totalmente maschile vent’anni fa. Basti pensare che al corso di base per allenatori ero l’unica donna. E anche nei due anni in cui ho allenato se ne conoscevano pochissime. I pregiudizi sono rimasti. Però il calcio, per fortuna, non è fatto di soli numeri e tecnicismi: il calcio è energia, emozione, riscatto, dove un uomo e una donna raccontando il calcio con punti di vista diversi si compensano a vicenda.
Come e perché nasce il tuo libro?
In una parola sola, per me la scrittura è magia. E’ tutto. E’ felicità e terapia, entrare in una bolla “tutta mia”. Un’amica preziosa. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei, o almeno non sarebbe la stessa. La scrittura cambia nel tempo, in base alle nostre esperienze e al nostro vissuto. In pratica cresce con noi, si evolve, matura o regredisce. E’ un viaggio folgorante verso me stessa.
Ci aiuti a capire?
Ecco, allora svelo le prime righe della mia postfazione: “Non era il libro che volevo scrivere. Ma è sicuramente molto più bello. E’ il romanzo che mi ha salvato da me stessa, che mi ha emozionato e, a tratti, fatto commuovere”. La scrittura è un insieme di sensazioni… Mi trasmette libertà, spensieratezza e in contrapposizione anche controllo. Quando scrivo posso essere chiunque, in ogni romanzo posso trovarmi in un luogo diverso, posso gestire le avventure e le disavventure dei protagonisti consapevole che l’ultima parola spetta sempre e comunque a me, posso fare cose che nella vita reale non farei mai, insomma… Quando scrivo sono felice.
Diciamo che “Goal a 4 Zampe” non è la tua prima opera editoriale…
Per presentare il mio primo libro “Calciatori? No, grazie!”, con grande emozione mi hanno contattato le redazioni di La vita in diretta e La Domenica sportiva. Questo sicuramente ha contribuito a darmi il giusto entusiasmo e lo slancio per questa nuova pubblicazione “GOAL A 4 ZAMPE” per Giraldi Editore (in tutte le librerie dal 10 dicembre) nata dal connubio e dall’empatia tra donne. In primis con il mio editore Rossella Bianco che ha subito creduto nel progetto dandomi anche idee e suggerimenti per migliorarlo come si fa con le “amiche”. Poi con la frizzante Simona Ventura che lo ha impreziosito con la prefazione e con Francesca Baraghini che ne ha curato l’introduzione, senza dimenticare Tatiana Pagano, la mia “musa ispiratrice”. Un doveroso ringraziamento va a tutte le wags e giornaliste, alcune molto note, per le emozioni che mi hanno regalato ma soprattutto per essersi messe a disposizione per raccontarmi episodi di vita vissuta con i loro amici a 4 zampe quando ancora il libro era “work in progress”.
Sui social network sei diventata ancora più popolare…
Mi piace utilizzarli per lavoro, vorrei essere catalogata come “credibile”, piuttosto che influencer. Il giornalismo è mutevole, ha sempre seguito il flusso dei cambiamenti tecnologici in atto. Quando è stata inventata la stampa a caratteri mobili sono nati i quotidiani moderni, quando è stato inventato Internet, è nata l’informazione online. Una informazione più veloce, una corsa per arrivare primi sulla notizia e trasmetterla. Una sfida ancora più affascinante.
Che rapporto hai col mondo dei social?
Il potere delle parole è immenso. E’ infinito e stravolgente. Una parola può cambiare un evento, una situazione, un sentimento, ma anche la nostra vita ed il nostro essere. Una sola piccola parola può accarezzare teneramente o ferire dolorosamente. Tanto si può dire sul “potere delle parole”: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano. A mio avviso occorrerebbe un manuale di istruzioni per utilizzare i social. È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è pur vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali. Personalmente cerco di veicolare messaggi di positività, regalare emozioni attraverso uno stile unico: il mio”.
Vivi il mondo della tv, dei social e… della quotidianità. Come affronti questi contesti?
Sono una ragazza molto timida. Un lato positivo della timidezza è che reindirizza impulsi sociali dormienti in attività nuove e creative, come ad esempio la scrittura e la pittura. Certo, l’immagine conta. “Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è vestita impeccabilmente si nota la donna“, diceva Coco Chanel. Il segreto è quello di puntare su un look classico, ma che sia anche al contempo alla moda e femminile. Nel guardaroba a mio avviso non devono mancare mai: tubini e stivali alti sopra al ginocchio da indossare sia alla sera, che nel quotidiano.
Dove ti immagini in futuro?
Partiamo dal presente! Sono molto attiva con la presentazione del mio nuovo libro, attualmente in TV, e a gennaio con presentazioni in libreria tra Genova, Bologna e Milano. A questo affianco il mio lavoro di ufficio stampa per la Federazione Italiana Vela, collaborazioni per quotidiani ed il sito blucerchiato di cui sono Responsabile: https://tuttosampdoria.mondocalcionews.it/ Tra 10 anni spero di avere più responsabilità e di far parte dell’azienda per cui lavoro per raggiungere il suo massimo potenziale. Desidero imparare tutto quello che posso ed essere un leader di pensiero che ispira gli altri”. I pensieri non si fermano mai, ho già in testa anche la tematica del prossimo libro. Mi piacerebbe tornare a presentare, sarebbe il regalo più bello sotto l’albero di natale.
Luca Fina