Corriere dello Spettacolo

La notte dei tamarri: Tony Tammaro festeggia i 30 anni di musica tamarra con un concerto speciale al Palapartenope di Napoli, martedì 27 dicembre 2022 (articolo con intervista)

Dopo il successo dello spettacolo in Piazza del Plebiscito della scorsa estate, Tony Tammaro torna a esibirsi nel capoluogo partenopeo con un nuovo concerto prodotto da L’Azzurra

Spettacoli, incentrato sui 30 anni di carriera. In realtà gli anni di carriera di Tammaro sarebbero 32, ma lui i due della pandemia non vuole calcolarli.

Sul palco del Palapartenope, accompagnato da una band di sette elementi, eseguirà gran parte del suo repertorio in cui spiccano le hit “Patrizia”, “‘o Trerrote”, il “Rock dei

Tamarri” e “Supersantos”, con l’aggiunta di ospiti a sorpresa.

Trattandosi di spettacolo tamarro, lo stesso Tony ha voluto suddividere il Palapartenope in quattro settori ad hoc. Le poltronissime faranno parte del settore CT (chiattilli), mentre gli altri settori saranno ribattezzati: TA (tamarri arricchiti), CF (cafoni), MEF (muort’e famm).

I biglietti – che variano dai 23,00 ai 34,50 euro – sono disponibili nei principali punti vendita regionali e sui circuiti Go2 e Ticketone.

Con oltre 2500 concerti, otto album e una raccolta all'attivo, Tony Tammaro è ormai un artista cult. Fin dal 1990, la diffusione della sua musica è stata autonoma, anomala e in costante crescita, grazie soprattutto al passaparola iniziale, alle copie “pezzotte” e al supporto del web.

Vincitore tre volte del Festival Italiano della Musica Demenziale, nel corso della sua lunga carriera si è esibito dal vivo in tutti i 550 comuni della Campania.

Ha tenuto conferenze e incontri presso gli atenei di Napoli, Capua e Salerno. Ha dato vita alla trasmissione televisiva “Tamarradio”, uno dei più grandi fenomeni di ascolto dell’emittenza televisiva locale italiana.

Come scrittore ha pubblicato “Io Tony Tammaro”, in collaborazione con Ignazio Senatore, per Graus edizioni. In qualità di attore ha recitato nei film “La parrucchiera”, diretto da Stefano Incerti e “Achille Tarallo” per la regia di Antonio Capuano. Il suo brano “La Vita” ha ricevuto una nomination ai Nastri d’Argento, nella categoria miglior canzone originale.

Tony Tammaro intervista

Buonasera Tony, siamo qui a celebrare 30 anni di carriera. 3 decadi di soddisfazioni  e successi. Come si sente di riassumerli in una sola parola e perché ha scelto questa parola?

“Survivor” (sopravvissuto), sono passato indenne attraverso i decenni, anche fisicamente.

Questa è la prima volta per lei in una struttura come Il Palapartenope. E’ emozionato?

In realtà è la seconda. Il primo sold out al Palapartenope lo feci il 15 maggio del 1990. Bella soddisfazione rifarlo dopo tanti anni. Sicuramente oggi c’è più “mestiere” e meno paura di allora.

Il titolo di questo concerto è “La notte dei tamarri”. Siamo in periodo di festa e allora le chiedo cosa c’è di tamarro nel Natale e nel Capodanno?

Credo che la cosa più tamarra sia quella di fare dei regali “tanto per”, ovvero, i regali di circostanza,  come pure farsi delle pantagrueliche abboffate, ma su quelle già ci ho scritto una canzone (l’animale).

Esiste una parola equivalente a “tamarro”?

Beh, ce n’è più di una e cambia da regione a regione. Posso citarvi: “cuozzo”, “zarro”, “zanfaro” e “trappano”, giusto per restare in Campania.

Lei “prende in giro” il fare tamarro e i tamarri eppure non tutti capiscono questa sua ironia. Dopo anni lei si sente un po’ e realmente tamarro?

Forse mi sentivo più tamarro a inizio carriera. Oggi ho preso le distanze. Mi definisco cantante antidepressivo.

Lei tiene conferenze e incontri nelle Università di Napoli, Capua e Salerno. Si sente apprezzato come cantautore?

Assolutamente sì. I giovani mi seguono e questa è la più grande soddisfazione per uno che come me fa questo mestiere da tanti anni.

Qual è la sua canzone preferita che abbia mai inciso?

Per motivi affettivi (mi cambiò la vita), sono molto legato a “Patrizia”.

Che pubblico ha Tony Tammaro?

Il mio è un pubblico trasversale. Sia per età che per fascia sociale. Passo indifferentemente dalle feste di compleanno per cinquantenni a quelle dei diciottenni, canto a Posillipo e Chiaia ma anche nei quartieri popolari.

Marco Assante

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