Si inaugura il prossimo 27 maggio 2023, nella cornice della Galleria d’arte contemporanea di Palazzo Nicolaci, al piano attico, la mostra: “La Caduta degli Idoli” di Salvatore Alessi curata da Paoletta Ruffino e promossa dall’associazione Altera Domus in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Noto.
Artista di grande talento, tra i più visionari e originali del panorama contemporaneo italiano, Salvatore Alessi sviluppa uno stile fortemente influenzato dalla migliore cultura rinascimentale, che trova negli arditi scorci prospettici i più chiari rimandi alla visione classicistica del Mantegna, e al classicismo cromatico di Tiziano nell’armonia formale e nella visione psicologica che distingue i personaggi dei dipinti, sia di soggetto sacro che profano. Già protagonista di diverse esposizioni in Italia, Parigi, New York, Grecia e Dublino, Alessi giunge a Noto con una serie di nuovi lavori di grande potenza comunicativa in cui emerge il suo background da scenografo nei teatri e sui set cinematografici. Sono vere e proprie scenografie umane ove gli effetti drammatici del dinamismo sembrano prescindere dal contenuto religioso o morale che sottendono. L’artista afferma il valore di una pittura che si ispira al reale e che assume valenze simboliche e di teatrale efficacia. Alessi libera ad uno sfrenato vitalismo i suoi personaggi, ritratti nelle attitudini ed espressioni più varie e difficili. Sono immagini di forte riconoscibilità, costruite su schemi e modelli iconografici che ricordano le estrose ambientazioni dei primi manieristi, connotate da insoliti affollamenti di figure che, impaginate entro macchinose scenografie e arditi scorci, emergono dalla fumosa atmosfera, colpite da guizzi improvvisi di luce. La sua ricerca artistica, in continua evoluzione, è caratterizzata da un costante e specifico lavoro di sperimentazione. Nasce così, nel 2022, la serie numerica dei ritratti di personaggi tratti dalla storia tout court o soggetti della realtà quotidiana, riuniti sotto un unico titolo: “Topografia di un volto”; olii su tela e foglia oro, rame o argento ossidata, caratterizzati da un graduale disfacimento della forma, attraverso cui l’artista esprime se stesso, la vita e la realtà secondo il suo personale modo di vedere. In questi ritratti l’indagine psicologica si approfondisce mediante pennellate rapide, concise, che sanno cogliere i caratteri essenziali di un volto o di un atteggiamento. L’effetto luministico diviene forte fino ad avvolgere in una fiamma la figura che si dissolve in materia incandescente. La realtà non è forma definita, ma apparenza, impressione ed espressione dell’animo dell’artista, i cui “Idoli” sembrano sciogliersi sotto l’effetto di un calore fortissimo. “Per topografia intendo una sorta di mappatura della figura intesa come ricerca dell’uomo e della natura alludendo ad una fusione topografica non solo ambientale e territoriale ma anche psicologica. Utilizzo il metallo, elemento presente in natura, che si fonde con l’essere umano. Ossido il metallo e lo trasformo come si trasforma l’essere umano. Il metallo cambia intensità con la luce e con l’aria. Quindi l’attinenza tra natura e uomo è ancora più enfatizzata”. In un’opera come: “Topografia di una Deposizione” (datata 2023), la scena è rappresentata secondo la maniera più tipica dell’artista: corpi sospesi in spazi illusori che gravitano nel vuoto, senza appigli. La sua pittura è attraversata da una costante inquietudine spirituale. La drammaticità della scena viene trasfigurata in una rappresentazione di grande teatralità, in cui il Cristo appare ancora più esanime e tormentato perché sembra che la luce dorata dello sfondo contro cui si staglia lo stia dissolvendo. La grandiosa e originale composizione nel suo arditissimo scorcio, nella torsione e nell’intreccio dei corpi allungati, visti in tutte le posizioni, nella drammaticità ed irrealtà degli effetti cromatici, negli atteggiamenti e negli elementi centrifughi, esprime tutte le tensioni, l’instabilità, la fragilità e il disfacimento di questa nostra epoca.
Biografia
Salvatore Alessi nasce a San Cataldo, in Sicilia, il 10 giugno 1974. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Palermo specializzandosi in Scenografia, per poi lavorare nel cinema e nel teatro come scenografo. Il suo approccio alla pittura avviene all’età di 30 anni, quando inaugura, alla Galleria il Polittico di Roma, la sua prima grande mostra personale, in cui ritrova la sua vera essenza e il suo innato talento. Dotato di temperamento fantasioso e sentimentale, Salvatore Alessi si rivela portato alla sperimentazione conquistando da subito il favore di pubblico e critica con un linguaggio pittorico colto e raffinato, caratterizzato da una peculiare cifra stilistica formata sul mestiere di scenografo. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive in giro per il mondo, l’ultima delle quali risale al 2022, a Parigi, presso l’Istituto di Cultura Italiano, con il titolo “A fleur de peau”. Le sue opere sono entrate in collezioni pubbliche e private, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, la Casa di Massimo Caggiano, la Fondazione Cariperugia Arte.
Paoletta Ruffino
“La Caduta degli Idoli”,
in mostra Salvatore Alessi
A cura di Paoletta Ruffino
Dal 27 maggio al 25 giugno 2023
Dal giovedì alla domenica dalle 17 alle 20
Presso Galleria Nicolaci di Noto