Corriere dello Spettacolo

La “Signorina Else” al Teatro Basilica di Roma

 

“Signorina Else” è un sogno per voce sola. L’antieroina schnitzleriana torna ad essere l’espressione maliziosa e conturbante delle corde più vibratili e contraddittorie del femminile. Else è un piccolo gioiello abbandonato in un salotto polveroso: ironica ed esibizionista, maliziosa e intraprendente, nel corso del suo flusso di coscienza rivelerà il suo stato di totale e spietata solitudine e di insoddisfazione nei confronti del tessuto umano che la circonda. Posta di fronte alla necessità di prostituirsi per salvare suo padre dal suicidio e la sua famiglia dallo scandalo, compie l’atto estremo di presentarsi nuda nella hall dell’albergo che la ospita per la villeggiatura, per poi perdersi nel delirio e svenire. L’allestimento ideato da Claudio Jankowski e incarnato da Diletta Masetti si configura come una rilettura agile e aerea dell’emblematica novella in questione e colloca Else in una dimensione onirica, ove il sonno, il suo presunto avvelenamento, i fantasmi della società, le costrizioni e le visioni assumono tratti sfumati e accattivanti, travolgenti come un giro di valzer.

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