“come leggere una mappa e non perdersi” “occupiamocene, la diversità è un dono” “Amore tossico, il mito moderno di Ade e Persefone” “potenti primavere” “che tragedia stare insieme!”
Può sembrare strano che io abbia trascritto cinque titoli ma la verità è che questi spettacoli si sono susseguiti da vari studenti di vari licei di tutta la Campania. Partirei dal primo in ordine di visione come leggere una mappa e non perdersi è iniziato in un modo davvero simpatico ed accattivante (Certo nulla di nuovo che non si sia già visto in teatro) l’entrata degli attori dal fondo della platea fino alla salita del palco, da qui un susseguirsi di storia una dietro l’altra come dei racconti, di epoca contemporanea che volevano far luce sull’interiorità dello spettatore, si è parlato di persone che si amano ma che certe volte sono destinate a nascondere il loro amore ed è questo il motivo di tale titolo, ma si è parlato anche delle scelte difficili di un giovane moderno che deve comprendere effettivamente cosa fare nella vita, se restare o fuggire, se cercare lavoro andare a scuola e tante altre scelte. Si è continuato poi con la parte di un’attrice che rappresentava la classica ragazza che vive sui monti che respira aria pura e pulita ma che purtroppo è oppressa dai pregiudizi di un piccolo paesino che non gli dà libertà di pensiero, comunque davvero tutti bravi questi studenti! Lo spettacolo a seguire ha parlato invece di studenti, ragazzi che sotto la pioggia raccontavano un pochettino le loro esperienze di vita negative o positive che fossero fino a che non riuscivano a entrare in questa discoteca “infernale” e all’interno di questa discoteca una giovane ragazza e un giovane ragazzo si innamorano perdutamente l’uno dell’altro ma il loro amore è tossico non solo perché si fanno del male ma perché di mezzo appunto c’è la tossicità degli stupefacenti, e come sottofondo appunto si parla di come tutto questo sia poi un modo per dare alle persone di spettacolare, senza appunto comprendere se effettivamente alle spalle di un amore si possa essere altro.
Emmanuele Paudice