Sono passati ben tre anni da quando una mattina all’alba si sono presentati a casa di Alessandro Maiorano in massa gli uomini della Digos e della polizia postale di Firenze
per sequestrare, su ordine del procuratore aggiunto della procura della repubblica di Firenze Luca Tescaroli, pagine Facebook, profili Instagram, pagine TikTok e Twitter per un totale di 1.500.000 visualizzazioni il mese che Alessandro Maiorano utilizzava per le sue dirette e suoi post tutti mirati a scoprire la verità riguardo Matteo Renzi.
Nel corso del tempo Alessandro Maiorano ha chiesto più volte sia al tribunale della libertà e a Tescaroli la restituzione di tutti i suoi social ma la risposta è sempre stata la stessa: No.
Questa ennesima assurda violenza che viene fatta al Maiorano è veramente ingiustificabile, visto che oramai le indagini sono state fatte e il giorno 7 novembre 2023 al tribunale di Firenze inizierà il nuovo processo Renzi-Maiorano.
Purtroppo al Bandito di Firenze non viene ridato il suo materiale e ricordiamo che il materiale non era confiscato, ma sequestrato. Naturalmente dietro a questi rifiuti c’è la netta volontà di tentare di zittire un personaggio scomodo come Alessandro Maiorano, il quale possiede un carattere di una forza devastante e che non si fa e non si è fatto intimidire né da giudici né da politici.
Alessandro Maiorano ha reagito facendo libri, fumetti e sceneggiature per film dimostrando che nulla lo può buttare al tappeto.
Ma ora, a breve, inizierà a Firenze il più hot dei processi mai esistiti in riva all’Arno e pensiamo che possa rivelarsi il processo non di Tescaroli né di Renzi, ma potrebbe diventare la vetrina e il palcoscenico mondiale sul quale saliranno due soli protagonisti: l’avvocato Carlo Taormina e Alessandro Maiorano, il quale non vede l’ora che tutto inizi.
Chi ci sarà: uno su tutti, lo sceicco del Qatar Althani.