Vi presento “La Vituperante”

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A distanza di quasi due mesi dalla sua pubblicazione vi voglio parlare del mio ultimo libro dal titolo “La Vituperante. Una storia di discriminazione, dolore e perdono”, edito da ilmiolibro self publishing dicembre 2023. Come ha scritto Stefano Durante Poccetti “La Vituperante” è un testo che non si può leggere in una chiave prettamente letteraria, dato che il lato più importante è decisamente quello umano. Infatti il testo affronta una tematica delicata – quella dell’azione umana – che può generare un danno psicologico vero e proprio e che allo stesso può rigenerare valori etici e morali che dovrebbero essere superati e che fanno parte dell’essere umano odierno. Il discorso si concentra sulla descriminazione, in particolare quella subita da una persona portatrice di un handicap, ma l’aspetto centrale della tematica non è solo  la storia o racconto su una discriminazine subita, ma il dato di fatto che ancora oggi esistono pregiudizi verso colui definito come “Altro”, colui da evitare, da scartare. In un contesto in cui non sono serviti a scrivere sulla tematica e nemmeno tante iniziative volte a educare l’uomo a non discriminare un suo simile. Allo stesso tempo, non serve nemmeno avere un’istruzione che possa servire a educare un individuo  a non discriminare. Ma soprattutto non serve nemmeno a chi proprio in senso professionale dovrebbe essere consapevole non solo dal punto di vista della posizione professionale che ricopre ma anche la semplice istruzione che ha per ricoprire quel ruolo professionale, molto importante, che tra l’altro può molto influenzare l’opinione pubblica. Rischiando proprio di rigenerare dei valori etici morali che dovrebbero essere superati. Infatti,come racconto nel testo  la protagonista che ha commesso l’atto discriminatorio è una persona che ricopriva una posizione professionale molto influente e non solo ma anche una posizione professionale in cui non ci si può permettere di sbagliare o commettere atti volte a danneggiare una singola persona. Nel testo racconto tutto questo, si tratta di una storia autobiografica che nei precedenti autobiografie scritte ho trattato in modo superficiale, senza mai approfondire questa parte di vita. Non lo fatto perché a suo tempo, non potevo farlo. Non potevo perchè per parlare di alcuni argomenti bisogna avere una certa sensibilità, capire soprattutto quale messaggio vuoi dare o trasmettere a chi ti legge. Perché le parole che pronunci, scrivi possono essere molto belle ma anche pericolose, possono far riflettere e giungere a una riflessione sbagliata, tanto da far rigenerare valori etici morali che dovrebbero far parte del passato dell’essere umano. Passato che va tenuto sempre presente, mai dimenticare, mai cancellare, perché farlo ci porta indietro.  In questo senso bisogna porre attenzione all’anima umana. Nella sinossi della “La Vituperante” si evidenzia che tratto un evento psicologico traumatico, tracciando così una testimonianza di una parte dell’anima umana con ferite mai distrutte a cui si può rispondere solo con il perdono. Ma allo stesso tratto l’anima umana compromessa, in cui gioca un ruolo importante una parte inconscia del soggetto umano, una parte sofferente, che conduce l’uomo percepire un suo simile come “Altro” diverso da sé. è proprio a quest’anima sofferente del soggetto umano che bisogna porre attenzione. Qui bisogna evidenziare che se la persona che ha un’anima sofferente, ricopre nella società un ruolo o una posizione professionale che può influenzare la comunità, bisogna fare molta attenzione a non farsi influenzare dalle parole di una persona che si presenta bene, meravigliosa. Naturalmente, non discrimino la mia credenza in cui dico “ogni persona è bella, speciale e meravigliosa” ma quando una singola persona parla di un’altra persona, discriminando, ricordiamoci che a parlare non è una persona sana ma nasconde una sofferenza e dalla stessa dobbiamo mettere distanza alle sue parole, non farci influenzare. Anche se una data posizione ricoperta è luogo che può influenzare molto l’opinione pubblica.

Tutto questo ho cercato di scriverlo nel testo “La Vituperate”, laddove mi concentro molto sul racconto, che vuole lasciare, donare una testimonianza di vita. In un tutt’uno in cui il libro vuole essere un manuale di filosofia, psicologia, sociologia e racconto narrativo, volto a riflettere su una determinata azione umana mai propriamente slegata dall’umanità.

Nella speranza di essere riuscito in questa mia intenzione voglio precisare che il testo è ordinabile in tutte le librerie e degli store online. Infine, ci tengo ringraziare tutti coloro che hanno acquistato, letto, questo testo e voglio ringraziare a tutti voi che dedicate un vostro momento per leggere questa presentazione.

Giuseppe Sanfilippo

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