TEATRO FONTANA, MILANO, DAL 12 AL 24 MARZO 2024
No Pirandello non si conosce mai fino in fondo, perché ogni volta ti appare diverso, ti accorgi di qualcosa che non avevi captato prima, lo modelli ai tempi, cerchi di scoprire cosa lo rende immortale.
Ogni volta i registi affrontano i suoi testi come una sfida, facciamo qualcosa di diverso! É la parola d’ordine. La sfida è trovare una chiave che renda la sua attualità significativa, capace di illuminare i nostri tempi con la sua profondità, le sue idee sul teatro, la vita, la verità. Anche le sue stranezze, il suo gioco a incastro, come se volesse renderci le cose difficili. Ma un po’ di fatica non può che farci bene, in un mondo dove tutti sembrano impegnati alla cancellazione del dolore, degli affanni, delle difficoltà. E poi? Vogliamo cancellare la natura umana perché quello cui aspiriamo è solo una illusoria felicità (individuale, naturalmente)?
Michele Sinisi, regista dello spettacolo, lo catapultano ai giorni nostri, ce lo presentano come uno spaccato del nostro tempo, cercano di coinvolgere lo spettatore nella storia. Vediamo uno schermo di computer su cui passano immagini, video, notizie, interruzioni di cellulari, ospiti illustri che, come se passassero lì per caso, salgono sul palco per rivestire ruoli. L’ultima rappresentazione ha visto la partecipazione di Cochi Ponzoni in una piccola divertente gag,
Non ci sono confini, il teatro tutto, palco e platea, è il luogo del racconto e i riflettori si abbassano solo momentaneamente, per il resto, è come se tutto si svolgesse alla luce del giorno, assistendo alle prove di uno spettacolo, o forse no, non è uno spettacolo, siamo noi che ci riflettiamo in quel gioco di verità e finzione, siamo coinvolti, capiamo, non capiamo, non importa, qualcosa resterà, come diceva Voltaire, anche se lui si riferiva a tutt’altro. Attori che stanno sul palco ma poi se ne allontanano, per un caffè, dopo uno scazzo con i colleghi, non sempre fila tutto liscio. Le prove sono snervanti, tutti hanno le loro opinioni, il regista deve avere pugno di ferro e guanto di velluto.
Si chiedono Come affrontiamo il testo? Cosa stiamo facendo? Cominciamo? Non sanno da dove partire, dalla verità o dalla finzione insita nel testo? Ma il testo ha la sua verità, l’arte è vera pur nella finzione, basta che sia onesta, etica?, e che abbia la capacità e la forza di essere universale.
Molti diranno che Pirandello non arriva a tutti, è un autore ermetico, filosofico, dificile. E‘ vero, ma vale la pena fare uno sforzo per arrivare a capirlo. E se non lo capiamo… capiremo.
Uno spettacolo coinvolgente, originale, abbastanza divertente, che spiazza lo spettatore che davvero non capisce dove sia lo spettacolo ma è cominciato? Ma è finito? Sa solo che ha pagato un biglietto, almeno quello è sicuro. Ma con Pirandello non sai mai cosa aspettarsi.
Magari una chanteuse che canta, perché lei è Madama Pace. E noi i clienti della sua casa di appuntamenti? Chissà…
E poi, mentre i dubbi assalgono la compagnia, ecco un gruppo di personaggi che entra in sala (magari se ne poteva fare degli emigrati, dei rifugiati…) per servire su un piatto d’argento la loro personale storia, che è una storia vera, non finzione…
Questa intromissione spiazza ed esalta tutti, forse ci siamo! Ecco la chiave!
Ma il teatro è finzione, questa storia è vera! obbiettano.
Appunto… Appunto cosa?
Daria D. Morelli Calasso
TEATRO FONTANA, MILANO
DAL 12 AL 24 MARZO 2024
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE DI LUIGI PIRANDELLO
Drammaturgia Francesco M. Asselta, Michele Sinisi
Regia Michele Sinisi
Con Stefano Braschi, Marco Cacciola, Gianni D’addario, Giulia Eugeni, Marisa Grimaldo, Stefania Medri, Donato Paternoster, Marco Ripoldi, Michele Sinisi, Adele Tirante
Scene Federico Biancalani
Assistente alle scene Elisa Zammarchi
Aiuto Regia In Scena Nicolò Valandro
Produzione Elsinor Centro Di Produzione Teatrale, Teatro Sala Umberto
Con il sostegno di Next Laboratorio Delle Idee & Festival Castel Dei Mondi Di Andria
Foto di Luca Del Pia
Spettacolo Inserito In Abbonamento Invito A Teatro
Si ringraziano gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera per il contributo alla costruzione delle scene
Sei personaggi diversi ogni sera
