Ultimo appuntamento di stagione per la Camerata Musicale Sulmonese che, quest’anno più che mai, con una proposta ampia e variegata, è riuscita a coinvolgere ed entusiasmare un vasto pubblico di varie età e aspettative. Dopo aver messo a segno una serie di serate sold out, si chiude
in bellezza nel segno del ricordo e della solidarietà. Con una grande produzione che vede coinvolti oltre cento artisti, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, quattro cori e con la voce solista del soprano
Martina Tragni e la Direzione affidata al M° Pasquale Veleno, la Camerata Musicale rende omaggio alle vittime del sisma del 2009. L’Istituzione Sinfonica Abruzzese ricorda il dramma del 6 aprile che
15 anni fa ha sconvolto la vita della città dell’ Aquila e di tanti comuni d’Abruzzo con una produzione imponente e fortemente significativa, dedicata alla memoria delle vittime.
Tre i concerti in programma (4 aprile a L’Aquila, 5 a Pescara) quindi domenica 7 aprile a Sulmona presso il Teatro “M. Caniglia” alle ore 18.00 per la Camerata Musicale Sulmonese.
La produzione – che si avvale della direzione del M° Pasquale Veleno, e della presenza del soprano Martina Tragni – vanta la collaborazione del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila e la presenza di alcune fra le compagini corali più importanti d’Abruzzo: Coro Gran
Sasso e Corale Novantanove dirette dai Maestri Carlo Mantini ed Ettore Maria del Romano, mentre il Coro della Virgola e il coro dell’ Accademia per il concerto di Pescara.
Al Teatro Caniglia di Sulmona, per l’ultimo concerto dell’iniziativa con cui si conclude anche la 71a stagione musicale della Camerata Sulmonese, un grande coro composto da tutte le quattro corali
stringerà, in un abbraccio ideale, tutta la popolazione abruzzese che ha vissuto il sisma e che continua la fondamentale opera di ricostruzione materiale e sociale.
La proposta musicale unisce fede e sinfonismo con una travolgente forza espressiva e narrativa nell’esecuzione di un programma interamente dedicato a Felix Mendelssohn Bartholdy che comprende la sua sinfonia più matura, la Sinfonia n. 3 op. 56 in La min. detta “Scozzese”, oltre a
un’ esecuzione inconsueta e originale di un’opera di straordinaria ispirazione come il suo Salmo n. 42 “Wie Der Hirsch schreit nach frischern Wasser” per soli, coro e orchestra.
In conclusione verrà eseguito il Mottetto op. 78 n. 2 “Richte mich, Gott” (Salmo n. 43) per doppio coro misto a cappella.